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Onda su onda

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L’occupazione Usa prosegue

 

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Tutto rinviato al 6 giugno. Il Tar di Palermo investito della vicenda del Muos di Niscemi ha accolto una richiesta di rinvio presentata dagli avvocati proprio del Comune di Niscemi.
Il tribunale amministrativo regionale della Sicilia era stato investito della vicenda dal Ministero della Difesa che chiede i danni alla Regione siciliana per la sua decisione di revocare le autorizzazioni ambientali e paesaggistiche per la realizzazione delle antenne del Muos americano di contrada Ulmo proprio a Niscemi
Mentre il Tar si riuniva gli attivisti No Muos si sono dati appuntamento a Palermo in via Butera per protestare sotto la sede del tribunale amministrativo.
Intanto anche oggi i No Mous comunicano che nell’area della base americana di Niscemi è ingente il dispiegamento delle forze di polizia per bloccare le contrade Apa e Ulmo. Il comitato di Niscemi denuncia che “approfittando dell’assenza di buona parte degli attivisti e delle mamme No Muos che sono in sit-in a Palermo per protestare contro il ricorso del governo al Tar, un convoglio composto di militari, operai, mezzi e materiali diretti al cantiere del Muso ha tentato a più riprese di entrare nella base”.
Il primo convoglio è entrato nella base alle sei del mattino. Un’ora dopo i pochi attivisti che hanno presenti sono riusciti a far tornare indietro un mezzo di operai scortato dalla polizia. Intorno alle 8,30 sono intervenuti i reparti antisommossa che hanno fatto sgomberare gli attivisti.

 

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Proteste, cortei e scontri con le forze dell’ordine: in Sicilia, a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è riesplosa in strada la rabbia dei No Muos, che protestano per la costruzione del sistema satellitare della Marina militare Usa. Tre gli agenti contusi, due manifestanti sono stati portati in commissariato con le accuse di danneggiamento aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. E successivamente arrestati.
I tafferugli di ieri sono scoppiati quando 50 No Muos hanno tentato di evitare il cambio della guardia nella base americana, bloccando una decina di soldati che stavano lasciando il cantiere della stazione Usa. I militari sono rimasti un’ora alla base, poi è arrivata la polizia che ha forzato il blocco.
Nella zona dei disordini, la polizia ha trovato catene e chiodi a tre punte, preparati per forare le gomme degli automezzi. Concetta Gualato, presidente del Comitato mamme No Muos di Niscemi, si è dissociata dalla protesta: “Noi siamo contro ogni forma di violenza. La nostra intenzione era quella di condurre una protesta pacifica, ma in pochi minuti si sono infiltrate persone provenienti da altre città”.
Nelle scorse settimane la Regione Sicilia aveva revocato l’autorizzazione per la realizzazione della base, concessa nel 2011 dal governatore Raffaele Lombardo, ma gli americani al momento non hanno fatto neanche un passo indietro. Il comitato No Muos è nato nel febbraio del 2009 e da allora combatte contro la costruzione di nuove antenne (ce ne sono già più di 40). Secondo le rilevazioni di Arpa Sicilia, le emissioni di onde elettromagnetiche provenienti dalla base sono ben oltre la soglia consentita, ma si attende per il 31 maggio il pronunciamento dell’Istituto superiore della Sanità.  

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