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Essere padri oggi

              Da 80 giorni non ha notizie dei suoi due bambini, Nicola (11 anni) e Tiziano (10 anni appena). Per questo Virgilio Alpigiano, giornalista freelance 54enne di Tivoli (cittadina alle porte di Roma), da 72 ore ha iniziato lo sciopero della fame. “L’ultima volta che li ho sentiti era a metà giugno. Dovevano passare insieme una giornata di mare – racconta -. E invece Tiziano, il piccolo, mi dice: ‘Papà, ci tolgono il cellulare e non possiamo più chiamarti’. Da quel momento è cominciata la mia angoscia. Quei bambini li ho cresciuti io e ora il mio dolore è immenso”. Da giorni Alpigiano contatta le redazioni di giornali e agenzie per dare visibilità al suo problema: “Voglio lanciare un appello ai miei bimbi – dice -. Fatevi dare un telefono e chiamatemi: voglio solo sapere che state bene. E invito la mia ex moglie a fare un passo indietro: non si possono togliere i figli a un padre. Anche i bambini ne soffriranno”.

LA DENUNCIA – Alpigiano racconta di aver sporto una denuncia e di essersi rivolto al Giudice tutelare per i minori. I bambini, sostiene, sono stati portati via dalla loro mamma, al culmine dell’ennesima battaglia dopo la fine di un matrimonio. “Lei vuole iniziare una nuova vita – ha detto – e si è trasferita altrove con il suo compagno. Ma così io non vivo più. Non so più dove sono i bambini, dove abitano, se stanno bene e se andranno a scuola. Qua potrò di nuovo riabbracciarli?”. Inutili i tentativi di scoprire il nuovo domicilio: “Non riesco a contattare nemmeno i nonni materni dei bimbi – aggiunge Alpigiano -. Hanno cambiato casa e i numeri dei cellulari”.

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