giovedì 29 Maggio 2025

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L’acqua è fonte di vita e di salute: il nostro organismo è composto in media al 60-65% di questa sostanza, con percentuali che nei bambini arrivano al 75%-80%. Dato che l’acqua svolge un ruolo cruciale in numerose funzioni vitali, occorre prestare grande attenzione a conservare una buona idratazione e un corretto equilibrio nell’assunzione dei liquidi, associato a una buona alimentazione, per mantenersi in salute. Scopriamo allora, alla vigilia delle prime calure estive, quali sono le funzioni dell’acqua nell’organismo umano, quali benefici apporta e quali sono i segnali che non stiamo bevendo a sufficienza.
A CHE COSA SERVE L’ACQUA – L’acqua svolge un ruolo di grande importanza in numerose funzioni vitali: la prima è la regolazione della temperatura corporea, che viene mantenuta stabile grazie al fenomeno della sudorazione che disperde il calore in eccesso attraverso l’evaporazione dei liquidi. L’acqua, inoltre, contribuisce attraverso il sangue al trasporto delle sostanze nutrienti e di ossigeno fino alle cellule, veicolando quindi ai diversi organi l’energia necessaria per le varie funzioni vitali. Favorisce poi la rimozione delle scorie metaboliche, espulse dall’organismo attraverso l’urina, mantenendo il corpo libero dalle sostanze nocive prodotte come scarti dalle attività dell’organismo. L’acqua aiuta, poi, a lubrificare le articolazioni, permettendo movimenti fluidi e senza dolore; aiuta a mantenere la pelle compatta ed elastica, prevenendo la formazione di rughe, squamosità e secchezza; contribuisce a regolare la pressione sanguigna e quindi alla salute cardiovascolare. In pratica, non esiste un sistema organico che non richieda la presenza di acqua per funzionare correttamente.
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QUANTA ACQUA DOBBIAMO BERE OGNI GIORNO
Il quantitativo ottimale varia da persona a persona, a seconda del sesso, dell’età e del tipo di attività che si svolgono durante la giornata. In generale si può dire che un adulto sano dovrebbe consumare almeno 2 litri di acqua al giorno, con l’unica eccezione di alcune patologie, come il deficit renale, nel quale il corretto quantitativo deve essere stabilito dal medico. Il consumo di liquidi può essere incrementato quando fa molto caldo o si fa attività fisica intensa, a causa della dispersione dovuta al sudore più intenso e abbondante. È bene ricordare che, per idratarsi, occorre assumere acqua e non bibite dolcificate o alcoliche: nel primo caso insieme ai liquidi si introducono quantità incontrollate di zuccheri, con effetti negativi sull’equilibrio calorico quotidiano. Nel caso dell’alcol, invece, l’organismo subisce un danno doppio: l’alcol ha effetti diuretici e priva quindi il corpo di maggiori quantità di liquido. Inoltre, genera calore nell’organismo e ha effetti di vasodilatazione: l’organismo, per controbilanciare l’aumento della temperatura interna, produce una maggiore sudorazione, disperdendo altri liquidi. Per dissetarsi, l’acqua è la miglior bevanda in assoluto: per renderla più gradevole possiamo sceglierla frizzante, aggiungere qualche goccia di succo di limone o alternarla con una tisana di cui apprezziamo il sapore. Ricordiamo inoltre che contribuisce alla quantità complessiva di due litri quotidiani anche l’acqua che assumiamo attraverso gli alimenti, come brodi, verdure o frutta. Il modo più corretto di bere consiste nell’assumere acqua fresca o a temperatura ambiente (non ghiacciata) in modo contenuto e regolare più volte al giorno.

I SEGNALI CHE NON BEVIAMO ABBASTANZA
– La sete – è il primo e più elementare campanello di allarme attraverso il quale l’organismo ci segnala il suo bisogno di acqua. Attenzione però: non tutti siamo sensibili a questo richiamo, soprattutto con l’avanza dell’età. Se questo stimolo non è così evidente e tendiamo a dimenticarci di bere, dobbiamo supplire con il ragionamento al richiamo naturale: teniamo una bottiglia d’acqua accanto a noi e ricordiamoci di svuotarla nell’arco di un certo lasso di tempo.

  • Urina scura – L’urina di una persona in salute e ben idratata dovrebbe avere una tonalità giallo pallido. Se il colore tende a diventare più scuro significa che le scorie contenute in essa sono più concentrate e che occorre bere di più.
  • Stitichezza – Se non si beve a sufficienza, l’intestino tende ad estrarre un volume maggiore di acqua dalle feci, rendendole più dure e di volume inferiore, il transito intestinale diventa quindi più difficoltoso e ancora di più lo è l’espulsione delle feci stesse. Per contrastare la stitichezza, è necessario assicurarsi di bere in abbondanza, soprattutto se si consumano alimenti ricchi di fibre, poiché queste ultime hanno bisogno di acqua per aiutare la digestione.
  • Stanchezza e difficoltà di concentrazione – In questo caso, l’origine del disturbo potrebbe risiedere nella diminuzione del volume sanguigno che, come è noto, è composto da una parte liquida. In caso di carenza di liquidi nell’organismo, il cervello potrebbe essere meno irrorato dal sangue e ricevere meno nutrimento e inferiore ossigenazione, con conseguente senso di stanchezza, disorientamento, minori performance e persino mal di testa e vertigini.
  • Bocca o mucose secche – Questa condizione, chiamata anche “xerostomia” o secchezza delle fauci, è causata dalla secchezza della mucosa orale dovuta alla riduzione o all’assenza di flusso salivare. Può dipendere da fattori emotivi o da varie patologie, ma la disidratazione è una delle cause più comuni. Dato che la secchezza delle mucose orali può portare a un indebolimento delle difese immunitarie e renderci più esposte alle infezioni del cavo orale, non resta che bere di più, o almeno sciacquare la bocca spesso.
  • Secchezza delle labbra e della pelle – Una delle funzioni dell’acqua nell’organismo, lo abbiamo visto, è conservare l’elasticità della pelle. La disidratazione delle labbra è visibile a colpo d’occhio, mentre quella dell’epidermide è meno evidente. Per capire invece se la pelle è secca si può fare un semplice test: basta prenderne un lembo tra le dita, ad esempio dal dorso della mano, tirarlo delicatamente verso l’alto e poi rilasciarlo: se la pelle ritorna subito al suo posto e non mostra pieghe o grinze, la situazione è buona; se invece torna al suo stato originale lentamente, questo indica uno stato di disidratazione.
  • Occhiaie scure – La presenza o l’intensificazione di occhiaie e segni scuri sotto gli occhi è dovuta all’alterazione del microcircolo in una zona particolarmente delicata come quella intorno agli occhi. Un’idratazione insufficiente aumenta la viscosità del sangue, fatto che rende più visibili i vasi sanguigni di questa regione del volto. In caso di disidratazione possono anche comparire rughe e altri segnali di secchezza, come anche può diminuire la lacrimazione e comparire la sensazione di occhio secco o appiccicoso.
  • Voglia inconsueta di cibi dolci o salati – La disidratazione può a volte assomigliare a un senso di fame, soprattutto indirizzata verso cibi specifici, dolci o salati; si tratta di un modo in cui l’organismo cerca di segnalare la presenza di un disagio e il bisogno di energia. Se non riconosciamo il problema, potremmo essere spinti a mangiare troppo o a ingurgitare cibi poco sani.

ERRORI DA EVITARE
Si dice “Facile come bere un bicchiere d’acqua”, ma idratarsi correttamente non è poi così semplice, dato che anche in questo si possono commettere vari errori.

  • Bere solo quando abbiamo sete: la sete è un segnale di disidratazione, per cui bisognerebbe anticipare la sensazione, bevendo in modo regolare durante tutta la giornata, prevenendo il senso di arsura.
  • Bere solo durante i pasti e in modo eccessivo: assumere molti liquidi mangiando può rendere più complicata la digestione. Lo stesso vale se si assume molta acqua tutta insieme: meglio bere spesso e in quantità non eccessive in breve tempo.
  • Scegliere l’acqua senza controllare il residuo fisso: iIndicato in etichetta, questo dato indica l’insieme di sali minerali sciolti nell’acqua. A seconda delle condizioni può essere preferibile un residuo fisso basso (pochi sali), ad esempio se si fa vita sedentaria, mentre avere più Sali può aiutare chi suda molto.
  • Bere acqua troppo fredda: anche se fa molto caldo, meglio assumere acqua fresca o a temperatura ambiente per evitare sgradevoli congestioni.
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