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Per Veltroni tutti i bambini non sono uguali

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Martedì mattina i bambini palestinesi profughi di Chatila erano attesi in Campidoglio per essere ricevuti dal Vice Sindaco. I tre accompagnatori dei bambini siano stati fermati dalla polizia

Le associazioni impegnate da anni nei progetti di solidarietà con il popolo palestinese, intendono denunciare con rabbia e con forza quanto è accaduto nella città di Roma martedì 30 novembre.


A Roma sono in questi giorni ospiti alcuni bambini palestinesi del campo profughi di Chatila che hanno tenuto una iniziativa spettacolo lunedì 29 novembre alla galleria Alberto Sordi e che intendeva richiamare l’attenzione sulla insostenibile condizione dei profughi palestinesi.


Era stata avanzata richiesta formale al sindaco Veltroni di ricevere questi bambini ma il sindaco non ha trovato il tempo né la voglia di farlo. Ma non è questo l’episodio più grave.


Martedì mattina i bambini palestinesi erano attesi in Campidoglio per essere ricevuti dal Vice Sindaco Maria Pia Garavaglia. Succede invece che i tre accompagnatori dei bambini siano stati fermati dalla polizia davanti alla scuola ebraica del Lungo Tevere su indicazione del personale della scuola stessa. Gli agenti di polizia sollecitati telefonicamente a non ostacolare l’arrivo dei bambini in Campidoglio hanno trattenuto gli accompagnatori per un’ora e mezza ma – cosa ancora più grave – sempre sotto la supervisione del personale della scuola ebraica – vanificando l’incontro in Campidoglio. Il tutto condito da suggerimenti a non transitare su quella strada e lamentando il fatto che la pensione dove sono ospitati i bambini palestinesi era inopportunamente troppo vicina alla istituzione ebraica.


Su questo gravissimo episodio – che tanto somiglia alla micidiale pratica dei chek point israeliani nei territori palestinesi occupati e che ostacola ed impedisce ai palestinesi di recarsi a scuola ed al lavoro – verranno presentate interrogazioni parlamentari urgenti dell’on. Bulgarelli e del sen. Pagliarulo. Analoghe interrogazioni verranno presentate anche al Sindaco di Roma, al quale vorremmo rammentare che rappresenta tutti i cittadini della città, anche quelli impegnati nella solidarietà con le ragioni del popolo palestinese. In tal senso il Sindaco Veltroni viene invitato ad intervenire per mettere fine a discriminazioni antipalestinesi insopportabili e all’interdizione di alcune zone della città per i cittadini palestinesi o per le iniziative di solidarietà.


In assenza di risposte chiare e convincenti, le associazioni di solidarietà con il popolo palestinese si impegnano a farsi sentire con forza in Campidoglio.

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