Fosse comuni in Iraq. Kehoe denuncia: “Gli europei non collaborano”
L’avvocato americano Greg Kehoe, attualmente impegnato presso il Tribunale Speciale Iracheno per preparare il processo a Saddam Hussein, ha denunciato in un comunicato la mancanza di collaborazione da parte degli europei negli scavi nelle fosse comuni nel nord dell’Iraq: la ragione di tale inadempienza sarebbe il timore di portare alla luce prove che potrebbero aggravare la posizione dell’ex rais, rendendo inevitabile la condanna a morte.
Secondo Kehoe, nella località di Hatra si troverebbe una fossa comune con i resti di trecento curdi, uomini, donne e bambini, trucidati tra il 1987 e il 1988 per ordine di Saddam Hussein. L’Europa, contraria alla pena capitale, preferirebbe quindi non partecipare agli scavi, che la squadra dell’avvocato americano ha difficoltà a effettuare da sola.
Da una fossa comune a sud di Mosul sarebbero già stati estratti centoventi cadaveri e, secondo Kehoe, se ne troveranno ancora molti altri. Il sospetto è infatti che il regime di Saddam Hussein abbia massacrato più di trecentomila persone. (……) La cifra è ovviamente fantasiosa assai, quasi comica quanto le armi di distruzione di massa. Il nuovo Regime è comunque partito di gran lena per raggiungere obiettivi di tutto rispetto…(n.d.r.)
