lunedì 13 Ottobre 2025

Putin affronta l’orrore; e i suoi registi

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Bersaglio di un complotto internazionale dalle ampie proporzioni e di spaventevole intensità, il Presidente russo dve fare i conti con la tragedia che i ceceni (dunque i loro istruttori pachistani, dunque gli istruttori dei loro istruttori) hanno consumato in Ossezia. E ai pronti interventi d’avvoltoio dei politicanti atlantisti

Resti umani a brandelli e corpi carbonizzati continuano a emergere dall’inferno della scuola di Beslan, a oltre 24 ore dalla battaglia tra le forze speciali russe e il commando terrorista ceceno-arabo che il 1 settembre aveva preso in ostaggio 1200 persone, soprattutto bambini.
Il bilancio dell’ecatombe e’ salito ad almeno 323 morti di cui 156 bimbi, secondo la procura generale, mentre 210 cadaveri sono gia’ stati identificati, ma la conta non e’ forse finita.
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Nel cuore della notte e’ arrivato, inatteso, nella cittadina osseta anche il presidente Vladimir Putin che ha visitato alcuni degli oltri 700 feriti ricoverati negli ospedali e ha svolto una riunione. Putin ha denunciato la ferocia di un terrorismo che colpisce ”i bambini” e ha ripetuto che l’assalto di ieri delle teste di cuoio non sarebbe stato un blitz preordinato, ma un tentativo di salvare il salvabile, la risposta obbligata al fuoco aperto dai sequestratori su ostaggi in fuga.
”L’impiego della forza non era stato pianificato, gli avvenimenti hanno avuto sviluppi troppo rapidi, con modalita’ inaspettate”, ha sottolineato Putin, che ha elogiato il coraggio degli spetznatz, tra le cui file si conta una decina di vittime. Putin ha inoltre ordinato la chiusura di tutte le linee di confine dell’Ossezia del Nord.
Il presidente ha in seguito ribadito che davanti al terrorismo ”non ci sono alternative” e ”non si puo’ cedere ai ricatti”. In passato, ha aggiunto Putin in un appello televisivo, ”abbiamo dato segni di debolezza” di fronte alla minaccia del terrorismo.
Per il resto il presidente russo si e’ concentrato sul lato umano dello spaventoso massacro. ”Tutta la Russia soffre con voi, piange e prega con voi”, ha detto alla gente del posto, annunciando aiuti del governo per le vittime.
PUTIN, NON CEDERE A RICATTO E UNITI VINCEREMO

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