Pare che l’altra sera un tal Zanonato, un sindaco di Padova, intervenendo ad una diretta televisiva di una televisione locale sul tema della “giornata del ricordo” abbia apostrofato un ascoltatore che dissentiva dalla interpretazione del sindaco sullo spirito della fiaccolata organizzata da CasaPound nei seguenti modi:” “La conosco bene, lei è di Casa Pound. Voi avete un’impostazione neofascista. Siete un rigurgito del passato, un’immondizia. Siete una cosa ignobile. Voi volete riproporre un’organizzazione parafascista. Siete la trasformazione di Forza Nuova. E così condanno pure quelli del Centro Pedro, l’altra faccia della medaglia, che giovedì volevano impedirvi di manifestare”.
Ora, a parte che qualcuno dovrebbe spiegare allo Zanonato che una cosa è manifestare per commemorare dei morti , tra i quali ci furono anche partigiani, infoibati per il solo torto di essere italiani e che dall’altra c’era solo chi voleva impedire la manifestazione tout-court, questo atteggiamento denota solo la stizza e la rabbia di chi, presentandosi sotto la veste di equidistante dai due presunti schieramenti, in realtà vorrebbe che delle foibe non si parlasse più o quantomeno se ne parlasse ad usum delphini.
Leggiamo, peraltro, dalla sua biografia online, che Zanonato proviene dalle fila del PCI: lo stesso PCI che diede l’avallo e la collaborazione ai partigiani titini nella “pulizia etnica “degli italiani in Istria e Dalmazia e ci chiediamo se non fosse stato meglio fare una sana e robusta autocritica politica verso la politica del suo partito di allora, invece di criminalizzare chi giustamente manifesta per ricordare le vittime. Ma si sa il PCI in materia di criminalizzazione degli avversari ha fatto scuola ed il lupo perde il pelo ma non il vizio.
