Una battaglia titanica è in corso fra Terra e Sole: quest’ultimo cerca di strappare l’atmosfera alla Terra, che combatte per difendere lo scudo protettivo. Lo dimostra lo studio americano pubblicato su Science e coordinato dal geofisico da John Tarduno, dell’università di Rochester. Dalla ricerca emerge che 3,5 miliardi di anni fa il campo magnetico terrestre aveva metà della forza che ha oggi.
Questa debolezza, abbinata alla violenza del vento solare proveniente dal giovane Sole, avrebbe portato via acqua dall’atmosfera della Terra. La misura dell’intensità dell’antico campo magnetico terrestre è stata ottenuta dall’esame delle inclusioni magnetiche contenute nei cristalli imprigionati in alcune rocce africane. “Con una debole magnetosfera e una rapida rotazione del giovane Sole, la Terra probabilmente 3,5 milioni di anni fa riceveva in una giornata la quantità di protoni solari che riceve oggi durante una severa tempesta solare”, ha osservato Tarduno.
“Questo vuol dire – ha proseguito – che all’epoca la la Terra è stata raggiunta da un numero di particelle solari maggiore rispetto a quello calcolato finora. Probabilmente il vento solare ha strappato via dall’atmosfera molte più particelle volatili, come l’idrogeno, di quanto si credesse”. Secondo Tarduno la perdita di idrogeno implica una perdita di acqua. Ciò significa che oggi c’é molta meno acqua sulla Terra rispetto a quella che c’era quando il pianeta era molto giovane.
Queste affermazioni “scientifiche” vanno sempre prese con le pinze e non può darvisi ciecamente fede. Ma è singolare come quest’ultima dia perfettamente ragione a chi si rifà alla conoscenza tradizionale, sotto qualsiasi froma essa sia stata espressa.