martedì 14 Ottobre 2025

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Ti avveleni con i rifiuti tossici. Il trenta per cento sparisce chissà dove. Vuoi vedere che colpisce le cellule grigie dei politici e dei cortigiani ?

ROMA – Rifiuti tossici che spariscono nel nulla (30 chili su 100), stoccaggio e smaltimento di scarti radioattivi illegali (27 su 77 controlli): questa l’Italia dell’eco-illegalità che ferma al 30% il tasso di aggressione alle norme ambientali. Lo rileva il rapporto di fine anno del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente (Ccta) presentato dal Comandante, generale Raffaele Vacca.
In tutto, dal primo gennaio al 20 dicembre 2004, sono stati 12.674 i controlli condotti dai Carabinieri per un totale di 3.822 infrazioni pari a un livello di illegalità generale del 30% (era del 29% nel 2003). Rispetto allo scorso anno, evidente l’aumento del numero di controlli: 3.000 in più rispetto al 2003 (12.674 contro 9.691).
È il settore rifiuti quello che fa registrare l’emergenza maggiore. Soprattutto per quelli tossici. Ogni 100 chili di scarti pericolosi prodotti in Italia da industrie e laboratori artigianali, 30 vengono smaltiti in modo illegale e spariscono nel nulla. Si tratta, scrivono i Carabinieri «di una montagna di sostanze, spesso tossiche e cancerogene che vanno ad avvelenare terra, acqua e aria del nostro Paese, in particolare delle regioni del Sud». Ma negli ultimi anni il fenomeno non risparmia nessuno. «Inquietanti» sono stati nel 2004 gli episodi «di smaltimento occulto di rifiuti speciali pericolosi anche in regioni che normalmente vivono la questione rifiuti in modo ordinario».
Secondo il generale Vacca, in particolare, «non esiste ora in Italia nessuna regione esente da questa problematica. Se nel meridione d’Italia gli interessi economici legati alla gestione del ciclo dei rifiuti si esprimono con il controllo della criminalità organizzata – ha proseguito – nel settentrione un’imprenditoria “deviata” ricerca la complicità e il sostegno delle amministrazioni locali e della burocrazia corrotta». Sul fronte delle sostanze radioattive, nel 2004 sono stati eseguiti 77 controlli di cui 27 non conformi, 47 persone segnalate e 12 sequestri. Abbandono di vecchie sorgenti ancora attive ma inutilizzabili ai fini diagnostici o industriali, radiografie e gammagrafie industriali i settori con più irregolarità. Per quanto riguarda poi le industrie a rischio, nel 2004 sono state 238 le ispezioni eseguite, 100 quelle non conformi con 265 violazioni penali, 45 sequestri e 101 persone segnalate. Un’attività, quella 2004 del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, che ha all’attivo 9 operazioni di rilievo tra cui si segnala quella denominata “Re Mida”, in Campania.

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