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Ritorno ai Padri

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Prima di recepire l’ignoranza grossolana di provenienza del deserto sapevamo davvero tutto

Per la prima volta diventa possibile osservare quello che accade nelle reazioni chimiche rapidissime, che avvengono nell’arco di femtosecondi, ossia di milionesimi di miliardesimi di secondo. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, apre la strada alla possibilità di sfruttare l’energia solare in modo più efficiente.
Per riuscire nell’impresa è stata necessaria la collaborazione di 21 ricercatori di 11 centri, coordinati dal tedesco Helmholtz Virtual Institute. Quello raggiunto è un livello di dettaglio senza precedenti, al punto che si arriva a poter vedere come una particella di luce (fotone) innesca una trasformazione in un composto metallico nel momento in cui lo colpisce. La chimica si sposta così nel regno dell’infinitamente piccolo studiato dalla meccanica quantistica.
Grazie alla chimica quantistica, quindi, diventa possibile riprodurre e controllare in laboratorio il processo di immagazzinamento dell’energia solare che le piante compiono naturalmente e che finora era stato impossibile osservare considerando i tempi ultra-rapidi nei quali avviene.
”Il risultato potrà aiutare a utilizzare questi processi per ottenere una conversione più efficiente dell’energia solare in energia chimica”, ha osservato il coordinatore della ricerca, Philippe Wernet. Riuscire ad esplorare fenomeni così rapidi nel mondo dell’infinitamente piccolo ha richiesto un lavoro enorme, con un anno di test, almeno 60 ore di misure, quattro anni di valutazione dei dati. 

 

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