La duchessa ninfomane domina la scena
”La visione dell’opera è consigliata a un pubblico adulto”. Il suggerimento è del Teatro Rossini di Lugo di Romagna dove giovedì prossimo, con una sola replica domenica 11, va in scena ‘Powder her face’, l’opera da camera in due atti scritta nel 1995 dal compositore britannico Thomas Ade’s su libretto di Philip Hensher. L’opera racconta, con linguaggio ‘esplicito’, gli eccessi sessuali della duchessa Margaret d’Argyll che scandalizzarono l’Inghilterra dei primi anni ’60. Nel libretto è prevista anche la rappresentazione di una ‘fellatio’. Lo spettacolo è firmato da Pier Luigi Pizzi che assicura: ”Sarà bandita ogni forma di volgarità”.
”L’opera è bellissima e divertente -dichiara Pizzi- ed è praticamente una commedia frizzante sugli amori di questa donna assolutamente vuota e malata di sesso, in quello stile unico e inimitabile di cui solo gli inglesi sono capaci. Il libretto è pieno di giochi di parole e di allusioni che noi italiani facciamo fatica a comprendere. In scena ci sarà tutto quello che ci dovrà essere -sottolinea il regista- ma posso garantire il pubblico che sarà bandita ogni forma di volgarità. La vicenda ormai non puo’ scandalizzare più nessuno, men che meno i ragazzi d’oggi che hanno da insegnarci parecchio al riguardo”.
Il regista e scenografo milanese non condivide quindi ”la decisione del del teatro di consigliare la visione dell’opera ad un pubblico adulto, cioè ai maggiori di 16 anni. In televisione a qualsiasi ora si vedono spettacoli ben più sconvenienti”.
L’opera racconta la duchessa ninfomane mostrando, per dirla con il compositore Ade’s, ”che anche le persone orribili hanno una componente tragica”. Nella realtà Ethel Margaret Whigham, nata nel 1912, divenne la signora Sweeney col suo primo matrimonio, poi Margaret Campbell, duchessa di Argyll col suo secondo. Ricca, bella e piena di successo, la duchessa affrontò una lunga e sensazionale causa di divorzio conclusa nel 1963. Il giudice, Lord Wheatley, emise un crudele verdetto di 65mila parole in cui la descrive letteralmente come ”una donna sessualmente sfrenata che ha smesso di sentirsi soddisfatta dai normali rapporti sessuali e ha iniziato disgustose pratiche sessuali per soddisfare un suo degradato appetito sessuale”. Divorziata, la duchessa di Argyll rimase sulla breccia fino al 1990, quando venne espulsa dalla sua suite all’Hotel Dorchester, lasciando un debito di 33mila sterline. Mori’ nella casa di cura St. George, Pimlico, nel 1993.
La partitura di ‘Powder her face’ è scritta solo per 15 strumenti: clarinetti, sassofoni, ottoni, strumenti ad arco, fisarmonica, arpa e percussioni, un ensemble simile cioè alle orchestrine di musica da ballo di un tempo. Contraddistinta da un certo eclettismo, contiene citazioni della musica popolare americana (tango, tea dance, Cole Porter, musical) ma anche da opere di Alban Berg (‘Lulu’), Richard Strauss, Kurt Weill (‘L’opera da tre soldi’), Igor Stravinsky (‘The Rake’s Progress’).
Il nuovo allestimento, frutto di una coproduzione tra il Teatro Rossini di Lugo e il Comunale di Bologna, dove andrà in scena il 9 e l’11 novembre prossimi, vede protagonisti il soprano ucraino Olga Zhuravel (nel ruolo della Duchessa), il giovane soprano ceco Zuzana Markovà (21 anni), il tenore americano Mark T. Panuccio e il basso americano Nicholas Isherwood. L’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna sarà diretta dal direttore inglese Philip Walsh. Pier Luigi Pizzi firma regia, scene e costumi.