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Contro i sei veggenti di Medjuorje ora la gerarchia ecclesiale predilige lo scandalo piccante

       Con l’accusa di “aver diffuso l’eresia”, “mani­polato le coscienze” e di “aver avuto rapporti immorali con una suora”, fra Tomislav Vlasic, la guida spirituale dei sei veg­genti ai quali la Madonna sareb­be apparsa costantemente da ben 28 anni a Medjugorje, nel­l’Erzegovina occidentale, è sta­to espulso dall’ordine francesca­no dal ministro generale dell’ Ordine, José Rodrigues Carbal­lo. Ne ha dato notizia il quoti­diano di Sarajevo Dnevni avaz che pubblica il testo della lette­ra di espulsione.
un duro colpo per il più re­cente santuario mariano euro­peo che in pochissimi anni ha registrato una spettacolare pro­gressione di affluenza di pelle­grini da tutto il mondo, tale da far concorrenza ai più antichi e prestigiosi santuari come Lour­des e Fatima. A differenza di questi ultimi la Chiesa ufficiale non si è mai pronunciata, espri­mendo almeno agli inizi delle apparizioni riserve ed inviti alla cautela. Ma poi progressiva­mente le riserve sono scompar­se, tanto che anche Organizza­zioni paravaticane come l’Ope­ra Romana Pellegrinaggi ha in­serito questo appuntamento mariano nei suoi programmi.
Fin dagli inizi le tensioni per il controllo del santuario ne hanno segnato la storia. Il brac­cio di ferro era fra il clero dioce­sano, sostenuto dai vescovi, ed i francescani che lo avevano preso in carico a partire dalle prime ore delle apparizioni ai sei giovani sulla collina Crnica a Podbrdo di una “dama bianca con un bambino in braccio”. Ma ora non è più questione di polemiche fra vescovi e ordine francescano, perché è proprio il superiore di quest’ultimo ad aver preso la decisione di con­dannare il religioso per il quale, assicura il giornale, è già pron­ta la scomunica di Benedetto XVI. Il frate eretico e colpevole di azioni “
contra sexum” era stato allontanato da tempo. E’
dal 1992 che viveva in un con­vento in Abruzzo, di fatto sospe­so a divinis, senza poter eserci­tare alcuna attività apostolica. Negli anni passati altri frati francescani in Erzegovina era­no stati espulsi dall’Ordine dei frati minori e sospesi a divinis.
La notizia dell’espulsione di fra Vlasic, secondo il giornale, è stata accolta a Medjugorje co­me un nuovo attacco contro i veggenti e le apparizioni, nei confronti delle quali lo stesso vescovo locale è sempre stato molto scettico. Nell’aprile del 1991, l’allora conferenza episco­pale jugoslava dichiarò che “in base alle investigazioni finora condotte non è possibile affer­mare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannatura­li”. Stando ai sei veggenti, la fre­quenza delle apparizioni fino ad oggi sarebbe la più alta mai registrata nella storia della Chie­sa. Ne sarebbero avvenute a de­cine di migliaia.
Otto anni fa la Conferenza episcopale della Bosnia aveva deciso, in accordo con la Santa Sede, di nominare una commis­sione incaricata di indagare sul fenomeno. La decisione del mi­nistro generale dei francescani potrebbe accelerare una dichia­razione dei vescovi del paese concordata con la Congregazio­ne vaticana per la dottrina della fede.

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