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Sciopero delle Chiese

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Contro le tasse israeliane

Le Chiese cristiane a Gerusalemme (ortodossa, cattolica e armena) hanno deciso di chiudere  al pubblico il Santo Sepolcro. Una iniziativa senza precedenti, assunta per protesta contro la legge in discussione al parlamento israeliano sull’esproprio di terreni delle chiese e la possibilità di introdurre tasse municipali. La chiusura della chiesa, annunciata dai suoi responsabili religiosi in conferenza stampa, è cominciata a mezzogiorno circa ora locale, le 11 in Italia, e non è chiaro per quanto tempo resterà in vigore. Centinaia di migliaia di persone si recano ogni anno in pellegrinaggio al Santo sepolcro e le autorità israeliane stanno provando attualmente ad avviare una riscossione di tasse sulle proprietà delle Chiese considerate «commerciali».«Questo progetto di legge odioso deve essere affrontato domenica da un comitato ministeriale» – hanno spiegato i responsabili greco-ortodossi, apostolici armeni e cattolici. «Se venisse approvato renderebbe possibile l’espropriazione dei terreni delle Chiese».

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