La Ue rigetta la proposta di sei Stati membri di condanna del comunismo
L’Unione Europea ha risposto negativamente alla richiesta di sei Paesi membri usciti dal passato comunista di equiparare il negazionismo dei crimini staliniani a quello (che è punito per legge) dello sterminio degli ebrei da parte dei nazisti,Repubblica Ceca, Romania, Ungheria, Bulgaria, Lituania e Lettonia hanno conosciuto sulla loro pelle la brutalità indicibile del comunismo sovietico: ma per la Commissione Europea dovranno rimanere crimini di Serie B.
Ma la questione è stata invertita. I crimini comunisti (non solo staliniani), insieme con i genocidi democratici e, in precedenza, con quelli religiosi (tanto cattolici quanto protestanti) non rappresentano un’eredità politico-giuridica e un impedimento all’apprezzamento o meno delle dottrine che li generarono che non sono, in quanto tali, messe all’indice.
E di questo, tutto sommato, non mi lamenteri.
Per il nazionalsocialismo che ha perso una guerra mondiale, combattuta perché offriva concretamente e con successo un modello politico, economico e culturale alternativo al mercantilismo dominante, esiste questa scomunica. Cadrà quando e SE ci sarà davvero l’Europa.