Home Conflitti Se Putin se ne infischia di Assad

Se Putin se ne infischia di Assad

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Ma si occupa degli interessi russi e basta perché stupirsi?

Che i russi, avvertiti dell’attacco israeliano su Damasco mentre Netanyahu passava in rassegna a Mosca l’Armata Rossa trionfatrice sul nazismo, si rifiutino ora di consegnare alla Siria gli S-300, favorendo così gli israeliani, è più che naturale. Consiglio tutti di evitare i mal di pancia perché non si tratta di chissà quali capriole ma di semplici e normali logiche di relazione tra potenze. Quelle stesse, per intenderci, del Congresso di Vienna o della Pace di Yalta. I rapporti tra potenze sono basati su relazioni e rivalità eternamente interconnesse.
La Russia in Siria ha difeso i suoi interessi, li ha allargati e ora pensa a trattare con turchi, israeliani, iraniani.
Manchiamo noi europei e questo è il dramma. Mancando noi europei, i russi hanno scelto una linea politica ben diversa da quella dell’asse con Parigi e Berlino che si era delineata durante la guerra in Iraq e protratat fino al conflitto georgiano, sarà soltanto un’Europa assertiva che potrà tornare a bilanciare le cose.
Certo, chi si attende(va) da Putin o da chiunque altro un’azione in difesa dei popoli contro l’imperialismo ci sarà rimasto male e dovrà fare salti mortali per giustificarne i comportamenti, ma la colpa è sua, non di Putin che fa, giustamente, gli interessi russi.
Se noi iniziassimo a fare i nostri invece d’incensare quelli altrui non faremmo un soldo di danno.

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