Che siamo un popolo di giocatori lo sapevamo, ma a sentire le cifre ufficiali sembra che non facciamo altro nella vita. Del resto non c’è da sorprendersi: il gioco è una droga che ci permette di estraniarci dalla triste realtà che ci circonda.
In questa ricerca della fortuna gli italiani sembrano interessati a quasi tutte le tipologia di gioco.E le lievi flessioni di alcuni, come superenalotto o totip, sono ampiamente compensate dal successo degli altri, a cominciare dal Bingo per finire al Lotto il cui successo è tale da costituire un caso a se stante.
I giochi da ricevitoria “a ripartizione” (Superenalotto, Tris, Totip, Concorsi pronostici) – si legge nella relazione dei monopoli – hanno un andamento in lieve ma costante flessione, sia per fattori connessi all’evoluzione delle preferenze dei giocatori, sia per effetto della concorrenza del Lotto. Superenalotto e Concorsi pronostici risentono, inoltre, di una percentuale di “payout” oggettivamente più bassa rispetto ad altri giochi.
Il Lotto, invece, rappresenta un fenomeno a sé stante, sia per i volumi della raccolta, (le stime parlano di 10,5 miliardi con un incremento del 42% rispetto al 2000) e del gettito erariale, sia per il suo andamento, che nel corso del 2004 si presenta allo stesso tempo particolarmente favorevole e fortemente a rischio per una, forse irrepetibile, concentrazione di numeri ritardatari, che ha catalizzato l’attenzione di moltissimi giocatori, distraendoli anche da altri giochi.