venerdì 17 Ottobre 2025

Settantanove anni di dignità

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Che nessuno potrà mai cancellare

Il 10 giugno 1940 l’Italia entrava in guerra contro gli imperialismi democratici e colonialisti, a fianco della Germania.
Era al tempo stesso la guerra dei popoli contro le oligarchie, uno scontro di civiltà, il conflitto tra due visioni opposte e inconciliabili di società e di economia.
I grandi colossi continentali, Usa e Russia sovietica, ancora non erano entrati in guerra. Una guerra senza esclusione di colpi che il nemico avrebbe condotto con autentica furia genocida.
In molti rimproverano ancora a Mussolini l’aver deciso (oltretutto su spinta del re che poi avrebbe tradito) l’entrata in guerra.
Senza di essa – si dice – il Regime sarebbe sopravvissuto. Fischiettando…
Ma a che condizioni? Per spegnersi in quale mediocrità furbetta?
Combattere quella guerra impari e sacrosanta, e combatterla con sommo sacrificio, ha reso immortale l’Italia e con essa l’unico sistema politico che abbia mai sfidato davvero il capitalismo mettendogli realmente paura.

Il grido del valore con i fanti eterno sta.

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