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Dalla Cina il vaccino che s’inala

La Cina è il primo Paese al mondo ad utilizzare il nuovo vaccino inalabile contro il Covid-19. Il 26 ottobre una emittente cinese ha diffuso il video in cui un operatore sanitario somministra il prodotto nella città di Shangai. Il vaccino, realizzato da una biofarmaceutica nazionale, viene aspirato attraverso la bocca ed è offerto gratuitamente come dose di richiamo per le persone già vaccinate.
Gli scienziati sperano che i vaccini “senza ago” rendano la vaccinazione più accessibile proprio perché sono più facili da somministrare. Infatti, questa modalità che non dura più di 20 secondi, può anche persuadere le persone a cui non piace la modalità di vaccinazione con ago al braccio.
Si tratta di una decisione presa affinché più persone ricevano la dose di richiamo prima di allentare le rigide restrizioni pandemiche che stanno frenando l’economia, mentre nel resto del mondo si allentano i divieti. A metà ottobre, il 90% dei cinesi era completamente vaccinato e il 57% aveva ricevuto un’iniezione di richiamo.

Il vaccino inalabile è stato sviluppato dalla società biofarmaceutica cinese CanSino Biologics Inc. come versione aerosol del vaccino adenovirus one-shot dell’azienda, che utilizza un virus del raffreddore relativamente innocuo. Il tradizionale vaccino monouso è stato approvato per l’uso in più di 10 mercati tra cui Cina, Ungheria, Pakistan, Malesia, Argentina e Messico. La versione per inalazione ha ricevuto il via libera per gli studi clinici in Malesia, secondo quanto riportato dai media malesi il mese scorso. Circa una dozzina di vaccini nasali vengono testati a livello globale, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.
La Cina ha fatto affidamento su vaccini sviluppati a livello nazionale, principalmente due vaccini inattivati ​​che si sono dimostrati efficaci nel prevenire morte e malattie gravi, ma meno dei vaccini Pfizer e Moderna per fermare la diffusione della malattia.

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