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Quanto ti costeranno gli ottanta euro di Renzi?

Scatta l’obbligo per imprese, lavoratori autonomi, professionisti di dotarsi di Pos e permettere così ai clienti e cittadini di pagare sempre con moneta elettronica. Purchè l’importo non inferiore ai 30 euro, altrimenti vale ancora il cash.
Da oggi si potrà pretendere quindi di pagare con carta di debito dovunque: il conto del ristorante come la parcella del dentista o del notaio; la fattura dell’idraulico o del falegname, la messa in piega dal parrucchiere. Tuttavia nessuna sanzione è prevista per le imprese, artigiani, studi professionali che decideranno di non adeguarsi. Tranne quella del cliente che potrà rivolgersi altrove.
Critica la Confesercenti, secondo la quale la misura, che muove da esigenze di trasparenza e lotta all’evasione, rappresenta ”un intervento pesante, che si trasformerà in un costo aggiuntivo di circa 5 miliardi l’anno per le imprese. E che rischia di essere poco utile, visto che la grande maggioranza degli italiani (il 69%) non ha intenzione di cambiare le proprie abitudini di pagamento” sostiene sulla base di un’indagine con Swg.
Per una Pmi media (50mila euro di transazioni l’anno), il costo sarà di 1.700 euro l’anno, secondo le stime dell’ufficio economico Confesercenti che calcola canoni, commissioni, costi di installazione e di utilizzo. ”Una batosta insomma che rischia di mettere in difficoltà le imprese proprio nel momento in cui si vedono i primi barlumi di ripresa” dice l’organizzazione del commercio. I costi avranno poi un’incidenza maggiore per ”gli esercizi caratterizzati da pagamenti di piccola entità e da piccoli margini – come i gestori carburanti, i tabaccai, gli edicolanti, i bar ed altri – che vedranno il proprio utile dimezzarsi o azzerarsi, andando addirittura in rosso”.

Di Maio (M5S), io sto con commercianti – “Io sto con i commercianti”, scrive su Facebook il deputato del M5S Luigi Di Maio riferendosi all’obbligo del Pos per commercianti e artigiani. Il vicepresidente della Camera spiega: “Da oggi il POS (dispositivo per pagamento con carte di credito) sarà obbligatorio e tutte le attività commerciali per Legge dovranno adeguarsi. Premesso che non sono un tifoso delle carte di credito e dei bancomat: più i nostri soldi saranno virtuali, maggiore è la probabilità che banche e agenzie finanziarie ci speculino con interessi, commissioni e agi. L’obiettivo di questa norma potrebbe essere anche nobile, ma il Governo si è chiesto quanto costerà ai commercianti e artigiani adeguarsi?”. Di Maio risponde: “Dalle stime in mio possesso oltre 600 euro all’anno in media solo per il noleggio del dispositivo! A questo va aggiunta la commissione sulla transazione che in alcuni casi supera anche l’1% della cifra del pagamento (di questi tempi una parte consistente del guadagno dell’esercente, al netto dei costi)”. “Come si fa a salvare capre e cavoli?”, si chiede ancora il deputato M5S. “Se i commercianti devono adeguarsi – continua – il Ministero allora deve fornirgli la possibilità di aderire ad una convenzione che riduca al minimo il costo del noleggio. Inoltre per Legge devono essere eliminati i costi fissi sulle transazioni con carte di credito e bancomat, come già è in molti Paesi del mondo”. “Infine – conclude Di Maio – assurdo nell’assurdo: come spesso accade, in Italia chi si adegua alla legge passa anche per fesso. Infatti attualmente nel testo di legge non si prevedono sanzioni per chi non installa il POS. Chiedo al Ministro Padoan: ma che norma è?”.
Salvini, mazzata per partite Iva – “L’obbligo del pagamento con bancomat è l’ennesima mazzata per gli artigiani, i commercianti, le partite Iva. Come Lega sto preparando una proposta fiscale con un’unica aliquota. Una riduzione fiscale con una tassa uguale per tutti che dovrebbe costringere tutti a pagare perché gli conviene”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario Lega Nord ad Agorà, su Rai3.

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