“Non c’è in nessuna parte dell’Europa, e lo dico a ragion veduta – dice – un movimento politico come il Pdl che sui diritti civili è così arretrato culturalmente a rimorchio, anche qui, della peggior cultura leghista”. Carroccio che, a parere di Fini, controlla il ministro Tremonti che usa “i fondi Fas come un bancomat”.
Tra tanti proclami vacui e senza senso, l’unico ritornello finiano, chiaro e certo, come avevamo preannunciato è questo: eliminare l’eccezione italiana, che sta dando respiro alle istanze popolare europee e rilanciare la politica sterminazionista del mondialismo. Distruggere tutto il retaggio etno-socio-culturale.
Lassù lo si vuole, Fini è disponibile.
Se gli riesce, tempo una generazione, siamo finiti. In cambio lui avrà garanzie di carriera personale. Chi lo avrà seguito sarà stato un soldato antitaliano, con canti e slogan antifa, sarà stato corresponsabile dello sterminazionismo e, comunque, una volta utilizzato, verrà gettato via.