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Tamburi di guerra

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Ecco perché la Germania rischia di essere davvero bersaglio di stragi

Da oggi il gasdotto della discordia comincia a pompare per la prima volta dalla Russia alla Germania via Mar Baltico. Si tratta solo dei test tecnici del Nord Stream ma è l’inizio di una nuova stagione, almeno secondo il Primo ministro russo Vladimir Putin che da Cherepovets, nel Nord della Russia, ha fatto implicito riferimento ai Paesi che, loro malgrado, vengono by-passati dal progetto russo-tedesco, Paesi Baltici e Polonia in primis:
“Gradualmente, poco alla volta” ha detto Putin “stiamo riuscendo a liberarci dal diktat del transito da alcuni Stati”.
Il progetto Nord Steram, lanciato dal gigante russo Gazprom nel 2005, aveva creato un caso politico in Germania nel 2008 quando l’ex Cancelliere Schroeder era stato nominato Presidente della società Nord Stream a conclusione del mandato durante il quale il suo governo aveva garantito un credito da 1 miliardo di euro a Gazprom per la costruzione della pipeline. I tubi passano dalle acque territoriali di Finlandia, Svezia, Danimarca. Le condutture partono da Vyborg, in Russia per arrivare a Greifswald, in Germania.
Il pompaggio di gas commerciale comincerà ad ottobre, meno di un mese prima delle legislative in Russia, a poco più di un anno dalle Presidenziali che secondo molti potrebbero riportare Putin alla guida del Paese.
Coraggio e auguri Germania! Oltre Oceano, oltre Mare del Nord e oltre Mediterraneo non gradiranno e si sa come si comportano quando se la prendono quelli lì.

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