C’è sempre uno Staufenberg per servire le gang
Molti i feriti tra gli esponenti del governo e gli alti ufficiali dell’esercito presenti al summit e portati all’ospedale Shami, successivamente circondato dalla Guardia repubblicana. Tra questi il capo dell’intelligence civile, Hisham Bekhtyar, e il ministro dell’Interno, Mohamed Ibrahim al-Shaar, che secondo la tv satellitare al-Jazeera è deceduto in ospedale.
La dinamica dell’attentato non è del tutto chiara. Fonti dell’opposizione hanno parlato di un ordigno piazzato all’interno dell’ufficio in cui era in corso la riunione. L’attentato è stato rivendicato dall’Esercito siriano libero, che riunisce disertori e oppositori armati, schierati contro il regime siriano. “Rivendichiamo la responsabilità dell’operazione”, ha detto il colonnello Riad al-Asaad, comandante dell’Esercito siriano libero. Ma anche il gruppo islamico Brigata dell’Islam, sulla sua pagina Facebook, sostiene che l’attantato è stato eseguito da uomini del suo battaglione ‘Brigata dell’Islam’.
Il presidente Assad ha provveduto immediatamente a nominare, con un decreto, il nuovo ministro della Difesa, il generale Fahad Jassem al-Freej, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito siriano. E il ministro dell’Informazione, Omran al-Zaabi, ha affermato in tv che l’apparato militare siriano continuerà a “lottare contro i terroristi in ogni angolo della Siria”. Zaabi ha attribuito la responsabilità dell’attacco “a quegli Stati che hanno fatto entrare armi in Siria e all’asse dei nemici del Paese”, avvertendo in particolare “Qatar, Arabia Saudita e Turchia” che la Siria “è in grado di rispondere direttamente a casa loro”, nonostante il suo “senso morale” non le permetta di attuare questa risposta.
Toni minacciosi anche dall’esercito, che ha promesso di “tagliare le mani a chi attenta alla sicurezza nazionale”. “Le forze armate sono determinate a mettere fine alle uccisioni compiute da bande armate e criminali e a perseguirli dovunque si trovino”, si legge in una nota che è stata letta alla tv di Stato. “Chiunque pensi che colpendo alcuni comandanti si torce un braccio della Siria rimarrà deluso”, conclude il comunicato.