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Terroristi nucleari

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Il tecnico nucleare israeliano Vanunu accusa, sulla stampa ebraica, il suo paese di rappresentare un pericolo immenso per la regione e per la pace e lo accusa di aver organizzato l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy

Vanunu, il tecnico nucleare israeliano che ha trascorso 18 anni in prigione nel suo paese per aver messo in guardia il mondo sulla piratesca politica atomica israeliana ora ci parla di un “rischio Tchernobyl” causato da carenze di sicurezza dell’impianto nucleare di Dimona.


Vanunu considera inoltre che gli abitanti della regione (al confine con la Giordania) sono probabilmente oggetto di forti radiazioni.


Il tecnico nucleare, per via dell’arsenale approntato, considera il suo paese, Israele, “un pericolo reale che minaccia l’insieme del Medio Oriente”. Tel Aviv non ha mai ammesso la detenzione dell’arsenale atomico che Vanunu invece stima al di sopra delle cento testate nucleari.


Secondo il tecnico nucleare – che lavorò a lungo a Dimona – l’assassinio di Kennedy sarebbe stato organizzato perché il presidente americano stava esercitando forti pressioni su Ben Gurion per l’apertura di un’ispezione della centrale nucleare di Dimona.

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