Home Alterview Tessera del tifoso? Una confessione d’impotenza

Tessera del tifoso? Una confessione d’impotenza

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Così il boemo Zeman, che più di una volta ha dimostrato di saperci vedere lungo

Zdenek Zeman, nella lunga intervista al mensile Max,  ha parlato del calcio italiano. Ecco una parte dell’intervista che sarà in edicola da venerdì 27 agosto,: «Totti è eclettico e può giocare ovunque. È da 15 anni che si tira la Roma sulle spalle! Al contrario di Del Piero che non è più indispensabile. Cassano è un talento, ma non è mai stato decisivo. Lippi non lo valuto per un Mondiale fatto bene o male ma per la sua storia. Non mi sono piaciuti i suoi anni alla Juve dove penso abbia partecipato attivamente a Calciopoli. L’Inter di Mourinho? Ha vinto la Champions giocando l’anticalcio, non da squadra che passa per la migliore d’Europa…Delneri? Non mi pronuncio visto che fa cose che non sono nel mio spirito. Il calcio è tutto business e gioco individuale dentro e fuori dal campo. Gli allenatori non contano più nulla fanno tutto i procuratori. La tessera del tifoso poi è una confessione di impotenza, per pochi delinquenti pagano in migliaia».

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