Lo studio mira a controllare se vi è o meno una relazione tra il prezzo del petrolio e quello della benzina, in particolare durante i mesi estivi degli ultimi anni. Ponendo a confronto i prezzi del carburante nei mesi di luglio e agosto e quelli del greggio, si è ottenuta una serie storica statisticamente valida che risale fino al 2002. Primo dato di fatto: negli ultimi 8 anni, tra luglio e agosto, ben 6 volte su 8 si è assistito a rincari del prezzo dei carburanti. E’ vero che, nel frattempo, il prezzo industriale è quasi raddoppiato (passando da 335 a circa 700 euro per mille litri), però sono rimaste tendenzialmente stabili le tasse che gravano per circa il 64% sul prezzo del consumatore. E’ altrettanto vero che negli anni i continui ritocchi (al rialzo) di Iva e accise non hanno contribuito agli aumenti. Ma mettendo a confronto i prezzi del greggio ci si rende conto che tra luglio e agosto il movimento del prezzo della benzina è stato assai più evidente che in passato. Si può prendere ad esempio il 2004: nei due mesi in oggetto dell’indagine, il prezzo del barile (da 36 a 40 dollari) lievitava 5 anni fa del 12,5%. Quest’anno, tra luglio e agosto, l’aumento del prezzo del barile (da 65 a 72 dollari) è stato dell’11,4%. Peccato però che nel 2004 l’incremento al litro per l’automobilista pesò solo per lo 0,9%. Quest’anno chi ha fatto il pieno ad agosto ha invece pagato il 4,8% in più rispetto al precedente mese di luglio. A fronte di un incremento del costo della materia prima percentualmente inferiore, nell’estate del 2009 gli automobilisti hanno sborsato un 5% in più.
