per inscatolarti il cervello
Negli anni abbiamo assistito più volte alla stessa dinamica, simuliamo dei dialoghi:
A: Vorrei discutere dell’immigrazione clandestina.
B: Ma sei pazzo!! Hai visto la foto di quel bambino morto in spiaggia sui giornali?
A: Sì certo, sono dispiaciuto ma vorrei dire che…
B: Vergogna! Insensibile, Mostro!!
Fine dialogo
A: Vorrei approfondire alcune dinamiche della Seconda Guerra Mondiale analizzando alcuni dati, ci sono cose che non mi tornano.
B: Cioè tu stai negando i campi di sterminio, hai visto le foto dei campi?
A. Ma veramente stavo dicendo un’altra cosa…
B: Vergogna! Fascista!
Fine dialogo
Stessa dinamica con immagini decontestualizzate per mille altri casi, Libia, Siria e quant’altro.
Ma veniamo ai giorni nostri:
A: Vorrei capire come si stanno conteggiando i decessi, osservare le statistiche degli anni precedenti, comprendere…
B: Ehi, hai visto le foto delle bare a Bergamo??
A: Sì terribili, ma stavo dicendo…
B: Vergogna! Negazionista, ti denuncio.
Fine dialogo.
Un vecchio trucco insomma, attraverso le immagini far prevalere l’emotività sulla razionalità, e così ogni discorso muore sul nascere.
Buona quarantena a tutti.