e tragico destino di un altro viaggio nell’Italia del proibizionismo
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Una tonnellata di sigarette di contrabbando è stata sequestrata nel porto di Venezia dalla guardia di finanza lagunare e da funzionari dell’Agenzia delle Dogane, che hanno anche arrestato un camionista greco. Quest’ultimo era alla guida di un autoarticolato bulgaro sbarcato dalla motonave Kriti II, proveniente dal Paese ellenico e carico di materiale vario, anche sanitario.
Sulla base dell’analisi di indici di pericolosità e di approfondimento investigativo, i finanzieri e funzionari hanno voluto esaminare in maniera accurata il carico trasportato che, dalla lettura dei documenti di accompagnamento, era costituito da merci varie, parte delle quali di ridotto valore commerciale. È stato così deciso di scaricare tutta la parte posteriore dell’autoarticolato e ad un attento controllo sono state rinvenute 1.075 chili di “bionde” di contrabbando, occultate all’interno di imballaggi contenenti articoli sanitari. Si tratta di sigarette di sei differenti marche per un valore commerciale superiore al mezzo milione di euro. Sigarette, il resto della merce e Tir sono stati posti sotto sequestro.
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Sette tonnellate di sigarette di contrabbando nascoste dietro un carico di orate fresche sono state sequestrate dai finanzieri del Comando provinciale di Ancona e dagli uomini della Dogana a bordo di un tir proveniente dalla Grecia, sbarcato in porto.
Le sigarette, dai marchi del tutto nuovi Sila e Glory, superano il valore di 1,5 mln di euro ed erano dirette in Spagna. Il camionista, un greco, è stato arrestato per contrabbando aggravato. Su autorizzazione del magistrato, i quasi 2 mila chili di pesce fresco sono stati donati a vari enti assistenziali di Ancona. Dall’inizio dell’anno sono già 60 le tonnellate di sigarette sequestrate dalla Gdf nell’ambito dei controlli portuali.