Home Tempi Moderni Tsunami making

Tsunami making

0

 

New York, la grande mela, produce sempre il verme

Per il momento è ancora una proposta, ma quella lanciata dalla società immobiliare americana Scs Energy potrebbe essere presto una soluzione reale al problema del cambiamento climatico. Immaginate un deposito all’interno del quale stivare tutte le emissioni di anidride carbonica di New York. Una sorta di discarica del CO2 che potrebbe ricalcare il progetto norvegese di Sleipner, unico al mondo nel suo genere, di deposito di emissioni di gas serra sottomarino.
E’ questo l’ambizioso progetto avanzato dalla società Scs Energy con sede a Concord, nel Massachusetts: un impianto per contenere le emissioni di anidride carbonica e limitare il riscaldamento del globo terrestre da costruire al largo di New York.
Secondo il New York Times, l’impianto sarebbe in grado di catturare le emissioni di anidride carbonica della Grande Mela per poi spingerle a 120 chilometri lontano dalla costa. Il gas verrebbe quindi iniettato in una arenaria posta ad un miglio sotto l’oceano nella speranza che vi rimanga per miliardi di anni. Da tempo gli esperti sostengono che la cattura di emissioni dalle centrali elettriche è una tecnologia cruciale per limitare i cambiamenti climatici. Tuttavia, i costi elevati del progetto e l’incertezza scientifica hanno pesato su un eventuale progresso per quanto riguarda l’utilizzo delle tecniche anche se gli effetti del riscaldamento globale cominciano a farsi sentire in tutto il mondo.
Adesso la Scs Senergy sostiene non solo che è in grado di costruire l’impianto, il primo del genere al mondo, e quindi di farlo funzionare, ma anche di renderlo vantaggioso nonostante i costi che potrebbero sfiorare i 5 miliardi di dollari. Se il progetto venisse realizzato potrebbe poi essere un modello da copiare in altri Paesi. La chiave della proposta, che potrebbe essere esaminata a Washington, dove il presidente Barack Obama ha creato un team con l’incarico di valutare i piani relativi all’energia pulita, è la collocazione: un vecchio sito industriale vicino la costa di Linden, nel New Jersey, dall’altro lato di Staten Island.

La produzione di energia elettrica in questo sito permetterebbe all’azienda di venderla sui mercati più cari del Paese e l’iniezione di gas sotto il suolo dell’oceano, dove la pressione lo comprimerebbe, eliminerebbe i dubbi relativi all’incertezza che un simile progetto possa essere realizzato sul terreno.
I dati relativi alle emissioni di anidride carbonica a livello globale del 2006 sono aumentati del 33% rispetto a quelli registrati nel 1990. E sono i paesi industrializzati i principali responsabili delle emissioni di gas serra. Il primato è degli Stati Uniti con 7 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (più 14,4% rispetto al 1990), in seconda posizione, la Cina responsabile di circa il 20% della CO2 emessa a livello globale, i 15 membri storici dell’Unione europea sono in terza posizione, davanti alla Russia e al Giappone.

E così la Grande Mela, come se non avesse abbastanza nociuto all’umanità in due secoli, si appresta a produrre un’altra catastrofe ecologica.

Nessun commento

Exit mobile version