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Un bel tacer non fu mai scritto

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Quando ci si avvita inutilmente su se stessi fino a fare bizzarre figure

LA RUSSA

La data dell’8 settembre può essere ricordata “come un momento fondante dell’unità d’Italia e del nostro stare insieme” ha voluto sottolineare Ignazio La Russa, durante il suo intervento a Porta San Paolo. “Questa è l’occasione per affidare al futuro il ricordo del sacrificio di chi si immolò per contribuire alla crescita libera della patria”, ha aggiunto il ministro della Difesa. “Qui non ci fu un solo italiano che combattè al fianco dei tedeschi”. (!!!!..)

ALEMANNO

“Come ogni 8 settembre siamo a Porta San Paolo per ricordare gli straordinari atti di valore degli italiani civili e militari che per primi, eroicamente, cominciarono la lotta di liberazione dall’oppressione nazista e fascista”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo alle celebrazioni per il 66esimo anniversario dell’armistizio.
“Grazie a coloro che, nonostante la dissoluzione delle istituzioni, scelsero di non arrendersi, di non fuggire, ma scelsero la vita più difficile, quella di combattere”, ha continuato il sindaco, “in quella battaglia, il valore della patria tornò a ricongiungersi con il valore della libertà, dopo che per molti anni questi due valori erano stati separati e contrapposti dal regime fascista”.

”Non sono mai stato fascista, sono stato missino”. A dirlo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine delle celebrazioni per l’anniversario dell’8 settembre a Porta San Paolo, rispondendo ad una signora che faceva riferimento al suo passato politico.

Visto alla georgiana è un bel doppio Kaladze da ansia di prestazione.

Va bene, abbiamo capito: orwellianamente avete riscritto il vostro passato. Ma l’assunzione di un preparatore di bozze che abbia qualche erudimento basilare di storia e si attenga ai fondamentali del buon senso sarebbe troppo pretendere?

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