Home Alterview Una città “glaciale” che imbarazza la Casa Bianca

Una città “glaciale” che imbarazza la Casa Bianca

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Esce il 28 maggio “L’Alba del Giorno Dopo”, film catastrofico-ecologista che prende di mira la politica anti-ambientalista di Bush

ROMA – Un mostro di nome Godzilla attaccò la Terra nel 1998: ne uscimmo dignitosamente. Un pericolosissimo gruppo di alieni aveva tentato la stessa impresa nel ’96: in quel caso il mondo fu salvato da un nero, un ebreo e un alcolista. Oggi dietro la macchina da presa c’è lo stesso regista, ma il nemico è cambiato. Questa volta, ad attaccare la Terra sono gli uomini: i mostri siamo noi. Dopo Godzilla e Indipendence Day, Roland Emmerich torna al cinema con The day after tomorrow – L’alba del giorno dopo , un altro disaster movie , nel quale racconta di come il surriscaldamento del globo terrestre provocherà un disastro ambientale fatto di tornado, uragani e grandine con chicchi formato “palle da tennis”. Tornerà l’Era Glaciale e il clima è un nemico che non si può annientare.
«L’unico vero elemento di fantascienza del film – dice il regista, a Roma per presentare la pellicola – l’ho messo nel finale, quando il vicepresidente degli Stati Uniti si pente di quel che ha fatto e ammette il proprio errore. Avete mai visto un politico che riconosce le proprie colpe?». Nelle sale dal 28 maggio, L’alba del giorno dopo è interpretato da Dennis Quaid, il climatologo che si accorge del pericolo imminente, Jake Gillenhall e Ian Holm. Nel film, il climatologo non verrà ascoltato (soprattutto per colpa del vicepresidente) e la glaciazione, che puntualmente arriverà, trasformerà New York in una città sommersa dai ghiacci.
«La verità – attacca Emmerich – è che la Casa Bianca ha le idee confuse su tante cose e anche sui rischi di una catastrofe ambientale. Tanto che il mio film oramai è diventato oggetto di dibattito nella campagna elettorale in America: per noi alla fine è un bene, perché si tratta di pubblicità. L’Amministrazione Bush, però, cambia idea ogni giorno: una volta chiede alla Nasa di non commentare il film, il giorno dopo sostiene di non averlo mai chiesto. Esattamente come accade con la storia delle armi di distruzione di massa: “Le avevano, le abbiamo viste”; “Non si sa, non l’abbiamo mai detto”… Il fatto è che quando Bush ha battuto Al Gore nelle ultime elezioni, ho intuito che la faccenda si metteva male: ho capito che avremmo vissuto guidati dal presidente sbagliato».

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