giovedì 18 Luglio 2024

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Rifiuti che rovinano l’ambiente e inquinano le acque, truffe all’azienda sanitaria, complicità e coperture a vasto raggio. L’inchiesta in Romagna, con tanto di manette, coinvolge aziende e amministrazione della provincia Cesena/Forlì

CESENA – I carabinieri del Reparto operativo di Forli’ assieme ai colleghi del Nucleo operativo ecologico di Bologna e del Gruppo tutela ambiente di Treviso stanno eseguendo venti ordinanze di custodia cautelare (10 in carcere e altrettante ai domiciliari), nell’ambito di un’inchiesta sullo smaltimento, anche illegale, di rifiuti molti dei quali illeciti, con altissimo pericolo per la salute ed inquinamento delle acque e dei terreni agricoli.
Nell’operazione sono impegnati circa 200 militari dell’Arma supportati da un velivolo del 13/o Nucleo elicotteri di Forli’ che stanno eseguendo anche una quarantina di perquisizioni nelle province di Forli’-Cesena, Rimini e Ravenna. Nel blitz sono coinvolti imprenditori e funzionari pubblici della Provincia e dell’Usl di Forli’ accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla turbativa d’asta.
Nell’indagine, coordinata dalla Procura di Forli’, iniziata nel marzo 2003, e’ emerso il coinvolgimento del dirigente del Servizio risorse idriche, atmosferiche e smaltimento rifiuti della Provincia di Forli’-Cesena e di titolari di varie aziende operanti nel settore ambientale. Sarebbe stato inoltre accertato che i componenti di una ditta locale incaricata del recupero e dello smaltimento dei rifiuti, in concorso con i funzionari dell’Usl di Forli’ avrebbero truffato per anni l’azienda sanitaria mediante fatturazione di operazioni inesistenti, e attraverso la falsificazione di documenti, avendo inoltre turbato la gara d’asta indetta nel 2000 per l’aggiudicazione dell’appalto per lo smaltimento dei rifiuti. Avrebbero inoltre ottenuto, con l’avallo di un dipendente Trenitalia Spa di Rimini, notizie che sarebbero dovute rimanere segrete e utili all’aggiudicazione della gara d’appalto del 2004; e infine avrebbero monopolizzato a Forli’, assieme ad un’altra ditta operante sempre nello stesso settore, il mercato dello smaltimento rifiuti, aggiudicandosi – in esclusiva – appalti indetti da aziende private e pubbliche amministrazioni.
L’attivita’ investigativa dei carabinieri ha portato inoltre a scoprire che alcuni dirigenti della Provincia del settore ambiente si sarebbero resi responsabili di numerosi reati quali omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio, rivelazioni e utilizzazioni di segreti, favoreggiamento e falso fino a spingersi, da parte di un dirigente, a quello piu’ grave di corruzione. In quest’ultimo caso la funzione del corruttore sarebbe stata svolta da imprenditori che si rivolgevano agli uffici della Provincia di Forli’-Cesena per ottenere autorizzazioni e informazioni.
I militari dell’Arma attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali e con l’ascolto di oltre 54 mila conversazioni, centinaia di servizi di osservazione e controllo avrebbero inoltre scoperto che funzionari dell’Arpa di Forli’, preposti ad eseguire analisi e controlli per rispetto della legge ambientale, avrebbero omesso di impedire, pur conoscendone la provenienza, smaltimenti di fanghi pericolosi nei terreni agricoli. Inoltre dipendenti di ”Hera Forli’-Cesena” incaricati della gestione del locale depuratore e i dirigenti di alcune ditte pur consapevoli di trattare fa

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