venerdì 19 Luglio 2024

Tappa di avvicinamento alla Siria

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Si diceva: dopo l’Iraq, l’Iran e la Siria. E così Israele inizia a lanciare qualche pietra nascondendo la mano. Non aspetta altro che la risposta della Siria e degli islamici ai suoi attacchi terroristici, poi darà l’ordine e gli Usa interverranno con un’altra guerra preventiva.

DAMASCO – Un alto dirigente del gruppo estremistico palestinese Hamas è rimasto ucciso nell’eplosione della sua automobile a Damasco in Siria. L’estremista ucciso è Izzedin Shiekh Khalil, dirigente insieme con Imad al Alami della base a Damasco del Movimento per la resistenza islamica. Un portavoce di Hamas, che a Beirut ha confermato l’uccisione, non ha dubbi su chi abbia confezionato l’ordigno che oggi, nella capitale siriana, ha ucciso il suo dirigente: “E’ stato Israele”.

Durissime le reazioni da Damasco: “Questo atto di
terrorismo – ha detto una fonte ufficiale del regime siriano, ripresa dall’agenzia ufficiale di informazione Sana – rappresenta uno sviluppo grave, di cui Israele porta la responsabilità, poichè sottolinea la sua intenzione di scuotere la sicurezza e la stabilità nella regione”. L’attentato dei servizi segreti israeliani, aggiunge la fonte ufficiale siriana, è stato compiuto “in un momento in cui vengono effettuate iniziative internazionali e regionali intese a ridurre la tensione” delMedio Oriente

Dalla sede di Gaza del Movimento per la resistenza islamica è partito un vero e proprio atto di accusa nei confronti dello Stato ebraico: “L’attentato è un crimine codardo del sionista Mossad”. Parole accompagnate dalla promessa di attentati in Israele. E, anche, da minacce di colpire “obiettivi isareliani all’estero”.

Intanto il ministro per la sicurezza interna di Israele Gideon Ezra si è rallegrato oggi della notizia, ma ha affermato di “non sapere nulla” di possibili responsabilità dello stato ebraico nell’attentato. “Ne sono lieto” ha detto Ezra ai cronisti, aggiungendo però di “non sapere nulla in proposito”.

Khalil era stato espulso da Israele 12 anni fa. Secondo un rapporto diramato dal dipartimento di Stato americano nel 1997, dirigeva insieme con Imad al Alami la base di Damasco di Hamas e da lì avrebbe ordinato diversi attentati contro obbiettivi israeliani. L’attentato in cui è morto è stato compiuto nel quariere al Zahraa della capitale siriana.

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