Il 19 novembre 1969 a Milano l’agente di polizia ventiduenne Antonio Annarumma viene ucciso da un tubolare di ferro lanciato contro dai manifestanti dei cortei dell’autunno caldo. C’è quello dei sindacati guidato dal Partito comunista, quello del Movimento Studentesco e un ultimo degli anarchici.
I responsabili della sua morte non verranno mai identificati.
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