martedì 14 Ottobre 2025

A cammello contro i carri armati

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I sostenitori di Mubarak sono scesi in campo e hanno rimesso in gioco la partita

Decine di funzionari delle Nazioni Unite hanno lasciato l’Egitto perché la situazione nel Paese sta diventando sempre più instabile. Finora negli scontri sono morte almeno 13 persone, mentre cecchini hanno sparato sulla folla. Sostenitori di Mubarak hanno preso d’assalto alcuni hotel del Cairo a caccia di giornalisti stranieri, mentre la Casa Bianca ha chiesto di fermare gli attacchi. Il vicepresidente Omar Suleiman ha detto che le elezioni si terranno possibilmente ad agosto, ma i Fratelli musulmani hanno respinto il suo invito al dialogo. Il premier Ahmed Shafiq si è scusato per le violenze commesse e si è detto pronto a incontrare i manifestanti. Nota congiunta del Presidente francese, Sarkozy, il premier italiano Berlusconi, il Cancelliere tedesco Merkel, il primo ministro britannico Cameron e il premier spagnolo Zapatero: la transizione cominci subito.
I disordini egiziani sono frutto di un ”complotto” ordito da ”Paesi stranieri, dai fratelli musulmani e da alcuni partiti” e a piazza Tahrir tra i manifestanti pacifici c’erano degli infiltrati: lo ha affermato oggi il vice presidente egiziano, Omar Suleiman, in un’intervista alla tv di Stato egiziana.
La tv Al Jazira ha riferito che “cecchini” appostati su tetti sparano sulla folla a piazza Tahrir al Cairo. Intanto il ministero della sanità egiziano, citato sempre dall’emittente Al Jazira in inglese, afferma che sono almeno 13 le persone morte e circa 1.200 quelle rimaste ferite negli scontri della notte.
ARRESTATI CRONISTA E FOTOGRAFO WASHINGTON POST – Tra i giornalisti fermati e detenuti in Egitto vi è anche il responsabile dell’ufficio del Cairo del Washington Post, Leila Fadel, e una fotografa del giornale, Linda Davidson, insieme a un loro interprete. Lo ha confermato lo stesso giornale americano. Il Washingbton Post afferma che gli arresti sono stati ordinati dal ministro dell’Interno egiziano. Secondo il giornale americano, i giornalisti detenuti sarebbero una ventina. Tra questi, anche tre reporter di Al Jazira. Il quotidiano riferisce che ”almeno altri otto giornalisti internazionali sono stati fermati a piazza Tahrir dall’esercito”.
ARRESTATI DIPENDENTI DI HUMAN RIGHTS WATCH TRA CUI MARITO DI LUCIA ANNUNZIATA – Almeno quindici attivisti dei diritti umani sono stati portati via stamani dall’ Hisham Mubarak Law Centre del Cairo da ”membri della forza di intelligence Mukhabarat”. Lo ha detto all’ANSA il responsabile per le emergenze di Hrw, Peter Bouckaert, che si trova al Cairo e che denuncia ”sistematici arresti di giornalisti e attivisti”. Tra gli arrestati di stamani, ci sono l’inviato di Human Rights Watch Daniel Williams (marito della giornalista Lucia Annunziata), un dipendente francese di Amnesty International e una dozzina di avvocati egiziani per i diritti umani.
TESTIMONI, STRANIERO UCCISO IN PIAZZA TAHRIR – Uno straniero è stato picchiato a morte in Piazza Tahrir al Cairo. Lo affermano testimoni e i servizi di soccorso.
CNN; NOSTRI CRONISTI ATTACCATI, FILMATI DISTRUTTI – L’emittente americana Cnn ha reso noto che alcuni suoi giornalisti in servizio al Cairo sono stati attaccati da manifestanti pro-Mubarak, e sono state sequestrate e distrutte le registrazioni e i filmati che avevano appena giraato per le strade della capitale egiziana. L’inviato della Cnn Anderson Cooper, che ieri era stato malmenato dai manifestanti, ha riferito che oggi la situazione al Cairo “é molto più pericolosa per i giornalisti”. Il Dipartimento di Stato americano ha “condannato” oggi “la campagna concertata per intimidire i giornalisti e interferire con il loro lavoro”.
SMS INVIATI DA VODAFONE PRO MUBARAK E ESERCITO. VODAFONE: COSTRETTI – Vodafone Egypt ha inviato sms a sostegno dell’esercito e della patria e con l’indicazione del luogo di incontro di un corteo pro Mubarak. Nel blackout assoluto della comunicazione sms in Egitto in vigore da venerdì scorso, sui cellulari sono comparsi tre messaggi. Nel primo si afferma che ”le forze armate prendono cura della vostra sicurezza e non ricorreranno all’uso della forza contro questo grande popolo”. Il secondoè’ un appello ai ”nobili cittadini” a proteggere il paese perche ”la patria rimarrà per sempre”. Il terzo, inviato da ‘egypt lovers’, informava che una manifestazione di massa era cominciata in una piazza del quartiere Mohandessin del Cairo, in sostegno del rais Hosni Mubarak.

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