Il 6 novembre 1991 a Mosca una folla di persone si riunisce in piazza Lubjanka, sede del KGB, e distrugge la statua del fondatore della polizia segreta comunista russa, la famigerata Cheka, autrice di torture e massacri infiniti, Dzerzhinsky. Lo scorso settembre Putin ha deciso che una nuova statua del criminale venisse nuovamente eretta (nella foto), sconfessando il suo stesso popolo.
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