I cattivi di Damasco
– Il Presidente della Repubblica Araba Siriana, Bashar al Assad, ha promulgato il Decreto Legislativo n° 71 che sancisce l’amnistia generale per i crimini commessi in data antecedente al 23/10/2012. Non rientrano nel decreto i reati legati ad atti di terrorismo, tradimento e spionaggio, crimini che la società siriana deplora e respinge.
– Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha chiesto alla Comunità Internazionale, ed in particolare al Consiglio di Sicurezza, di considerare molto seriamente il ruolo francese che impedisce di fermare la violenza e il terrorismo in Siria ed incoraggia i terroristi a continuare le loro stragi contro i civili innocenti, tra cui si menzionano l’ultimo ed ennesimo attacco terroristico di domenica scorsa a Bab Touma a Damasco, costato la vita a 13 cittadini siriani, la maggior parte dei quali donne e bambini. Il Ministero ha affermato in un comunicato emesso ieri che il proseguio di questa politica francese minaccia la pace e la sicurezza in Siria, nella regione e nel mondo, in un momento in cui le Nazioni Unite stanno facendo il possibile mediante il loro Inviato Speciale per trovare una soluzione pacifica della crisi in Siria, cercando di fermare la violenza e il terrorismo. Il ministero ha affermato che: “Il ruolo francese a sostegno del terrorismo e della violenza in Siria è quello di ricalcare l’eredità di alcuni governi coloniali francesi, il cui superamento ci ha richiesto lunghi anni di lavoro a partire dall’Indipendenza della Siria. Il governo francese precedente e quello attuale hanno perseguito la loro flagrante sfida al Diritto Internazionale, alla Carta delle Nazioni Unite e agli impegni della Francia come membro permanente del Consiglio di Sicurezza attraverso il sostegno che è stato presentato alle bande armate terroristiche in Siria, che viene esercitato in molte forme, comprese quella finanziaria e materiale”. Il Ministero ha proseguito affermando che: “Ciò è emerso dall’ospitalità che la Francia ha garantito a numerose riunioni di uomini armati siriani e dei loro sostenitori in territorio francese, tra cui la riunione dei cosiddetti Consigli Civili della Rivoluzione, che mira soltanto a segmentare la Siria, minandone la sovranità e l’integrità territoriale ed uccidendone i figli. Il Governo della Repubblica Araba Siriana ha cercato di affrontare con calma l’ingerenza francese nei suoi affari interni, che è rappresentata dalle quotidiane e ripetute dichiarazioni emesse dalla Presidenza e dal Ministero degli Esteri francese. Tali dichiarazioni non contengono altro che odio, menzogne e falsità relativamente a quanto sta accadendo in Siria, eccetto i tentativi dei servizi di sicurezza francesi di stringere accordi con i terroristi e con alcuni paesi limitrofi per infiammare la situazione in Siria e colpire lo stato siriano e le sue componenti di base”. Il ministero ha sottolineato che: “Il popolo siriano non perdonerà la Francia né gli altri paesi che promuovono la violenza e il terrorismo in Siria e rafforzano l’embargo economico al suo popolo, aggiungendo che questi crimini, oltre a rappresentare una flagrante violazione della sovranità siriana, per la cui salvaguardia il nostro popolo ha combattuto, ricadono sotto i crimini contro l’umanità e come tali verranno giudicati dal Diritto Internazionale”.