Prosegue l’invio in Siria di agenti stranieri per disarcionare Assad
· Due civili sono rimasti uccisi ieri in seguito ai colpi di arma da fuoco sparati da due gruppi terroristici in provincia di Homs. Una fonte ufficiale della provincia ha detto che i terroristi hanno aperto il fuoco contro l’auto del cittadino Anwar Asaad Jabr, che passava in un quartiere della città. L’uomo, che era impiegato come personale amministrativo nelle forze dell’ordine, è morto sul colpo. Un altro gruppo ha invece preso di mira il cittadino Mohamad Safi, nella periferia di Homs, mentre viaggiava a bordo della sua moto.
Un altro gruppo terroristico armato ha rapito il cittadino Faris Khalil, impiegato presso una scuola, mentre tornava a casa dopo il lavoro, portandolo in un luogo sconosciuto.
· Le autorità competenti hanno sequestrato nella città di Harasta, vicino a Damasco, un’auto “Kia” carica di armi e moderne attrezzature militari. Nella macchina sono state ritrovate anche delle targhe automobilistiche false, oltre a fucili e munizioni, binocoli per la visione notturna, uniformi militari, patenti di guida, un contratto di assicurazione per un veicolo e degli altoparlanti con nastro isolante.
Sempre nella zona di Harasta, un gruppo terroristico armato ha rapito, il 7 gennaio, il maresciallo delle forze dell’ordine Ahmad Muhieddin Shahoud mentre lasciava il lavoro per tornare a casa, uccidendolo e mutilando poi il cadavere.
· Quindici membri delle forze dell’ordine e un autista della società per le costruzioni militari sono rimasti feriti in seguito all’attacco condotto da gruppi terroristici armati in diverse zone di Homs. Uno dei gruppi ha aperto il fuoco contro un autobus notturno delle foze dell’ordine, ferendo 11 agenti, due dei quali in modo grave. I feriti sono stati trasferiti immediatamente all’ospedale nazionale e a quello militare della città.
Altri quattro membri delle forze dell’ordine sono stati feriti dai colpi di arma da fuoco sparati contro la loro pattuglia da un gruppo terrorsitico armato vicino all’ospedale nazionale, nel quale sono stati prestati i primi soccorsi.
