Così in Usa ci si prepara alle sparatorie dei pazzi
I videogiochi sono spesso associati a eventi negativi e di violenza come gli scontri a fuoco, ma in realtà il mondo videoludico può costituire un ottimo addestramento per tutti coloro tentassero di sventare tali sparatorie o di salvare delle vite. È quanto ha cercato di fare una squadra di soccorritori in Texas, i quali hanno organizzato un corso di formazione e addestramento all’interno di un videogioco per intervenire in caso di sparatorie.
L’addestramento per la gestione degli incidenti con sparatoria attiva (ASIM) è stato organizzato dalla società di consulenza C3 Pathways, che aiuta i soccorritori nella formazione per tali emergenze, e ha coinvolto diverse squadre delle forze dell’ordine e di primo soccorso per tre giorni.
L’addestramento tradizionale di intervento in caso di sparatoria attiva insegna al personale preposto come entrare in un edificio e liberare le stanze, ma non chiarisce cosa fare dopo che la minaccia è stata eliminata. “Quello che succede dopo aver fermato la minaccia è importante quanto fermare la minaccia stessa”, ha spiegato William Godfrey, istruttore del movimento C3 Pathway.
L’addestramento ASIM consiste invece in dieci diversi ambientazioni virtuali di sparatorie attive in ambienti come aeroporti, scuole e tribunali, con l’obiettivo di preparare al meglio le squadre di emergenza a una varietà di situazioni, il tutto attraverso l’utilizzo di un motore generalmente sfruttato per creare dei videogiochi. “Se avete mai visto dei bimbi giocare a Call of Duty, è come se ci si trovasse in una stanza piena di persone che ci giocano, mentre in realtà si tratta di un simulatore”, ha spiegato Godfrey. “Ciò consente ai primi soccorritori di comprendere le dinamiche ciò a cui stanno assistendo, rendendo il tutto più coinvolgente e aiutandoli a capire ciò che li circonda”.
Secondo Godfrey, l’esecuzione di questo tipo di situazioni all’interno di un motore di gioco permette di rendere l’addestramento molto più efficace e gestibile, oltre che evitare la necessità di mettere fuori servizio le attrezzature o di mobilitare centinaia di volontari che fungano da giocatori di ruolo durante la simulazione.