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Armi di distruzione di massa

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L’Ong inglese Stop the War Coalition ha annunciato che le forze Nato hanno usato bombe e missili all’uranio impoverito per i bombardamenti della Libia. Il rapporto apparso oggi sul sito dell’Ong britannica spiega in maniera documentata che le bombe e i missili cruise usati da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia contenevano il cosiddetto DU, depleted uranium, nel gergo militare. “Sono armi di distruzione di massa; armi sporche che uccidono molte persone”, commenta indignato Marion Falk, medico chimico del laboratorio Lawrence Livermore della California. Anche il Capo del quartiere generale delle forze militare Usa Bill Gortney ha detto ai giornalisti al Pentagono di “non sapere” se nelle munizioni usate in Libia vi era o meno l’Uranio impoverito. La domanda importante ora è questa: “Se la Nato e la Francia volevano davvero agire a favore dei civili perchè ne hanno contaminato il territorio in maniera stabile? Non è forse una prova che l’attacco è solo motivato da interessi economici e non da altro?

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