domenica 15 Settembre 2024

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altLa bambola adulta avrà i suoi tatuaggi

L’evento è annunciato. La prima, tatuatissima, ‘Tokidoki Barbie Doll’ è pronta per essere lanciata sul mercato. La linea creata da Simone Legno, la Tokidoki (che in giapponese significa ‘qualche volta’), è arrivata nel mondo Mattel. E la presentazione ufficiale della Barbie con i capelli a caschetto rosa, accessori vari e il marchio (non cancellabile) su décolleté e braccio, è prevista per il prossimo sabato 8 ottobre al Santa Monica Place Store, in California. Le prime 150 persone in fila, se pazienti, potranno conoscere il “creatore” in persona. Simone Legno ha deciso di superare i pregiudizi Usa e tutte le associazioni dei genitori americani che fino a oggi sono sempre riuscite a far ritirare dal mercato Barbie ben meno tatuate. Ci voleva un italiano.
La storia dei tatuaggi di Barbie è tormentata. Nel 2009 per esempio, con 80 dollari (e per 70 centesimi in più anche con confezione speciale) una Barbie tatuata ve la sareste potuta aggiudicare e far spedire a casa tranquillamente. Un’edizione limitata creata apposta per l’Hard Rock Cafe vide la luce quell’anno ma durò poco. Non parliamo di un cuoricino sulla spalla, ‘Barbie Rockabilly’ sfoggiava un disegno che le copriva l’intero braccio con tanto di uccello del paradiso azzurro, di rosa rossa, cuore rosa, un paio di ciliegie e, in questa macedonia, perfino una palla da biliardo – la numero 8 ovviamente – nera.
Per giustificare tutto ciò, nella scatola completa avreste trovato un basso elettrico, anche questo disegnato (pandant col braccio). Per non far innervosire le organizzazioni di genitori americani e non solo, la Mattel mise in vendita solo pochi esemplari di queste bambole facendo notare che la serie voleva rappresentare il mondo delle rockstar. Si sa come sono le rockstar. Così, mentre in quel caso i genitori non fecero in tempo a organizzare cortei contro l’oltraggiosa bambola, la cantante Patricia Day degli HorrorPops citò in giudizio la Mattel accusandola di averle rubato, e poi distorto, l’immagine e di averlo fatto gratis. 
Mettere in vendita una Barbie tatuata non è un gioco da ragazzi e non è accettato come gioco per ragazzine. La Mattel ci prova senza successo da anni. Nel 1999 fu ritirata dal mercato ‘Butterfly Art Barbie’ che aveva una farfalla tatuata sull’ombelico e una serie di tatuaggi in dotazione. Nello stesso anno e per la stessa serie uscirono, e poi furono fatti fuori, anche ‘Butterfly Steven’ (nero con farfalla sul petto) e Butterfly Ken.
Dieci anni dopo la Mattel ci riprovò con più decisione. Oltre alla ‘Barbie Rockabilly’, lanciò la ‘Totally Stylin’ Tattoos Barbie’. L’idea di base, e la giustificazione ufficiale, era quella di stimolare la creatività dei bambini. Ma i genitori si ribellarono lo stesso. In quel caso la Barbie non aveva tatuaggi fissi, ma una serie di calcomanie in dotazione, tra cui un tribale per il fondoschiena, che i piccoli potevano attaccare a piacere sul corpo plastificato e lucido. O autotatuarsi grazie agli stampini allegati nella confezione. Lavabili stavolta. Jenn Alcayaga, una mamma di Sacramento, California, dichiarò a nome dell’associazione dei genitori: “Porta i bambini più piccoli a esporre parti del proprio corpo per mostrare i tatuaggi”. La Mattel rispose che la Barbie seguiva solo una moda. Che era evoluta e rappresentava “il segno dei tempi che viviamo”. Per dare forza al concetto la società rilasciò una dichiarazione ufficiale che finiva così: “Ogni generazione è differente. Elvis nella sua epoca, inizialmente fu considerato il diavolo”. La bambola non ebbe successo. Segno dei tempi anche questo. O forse della dichiarazione.
Quello fu un anno di tentativi. Nel 2009 uscì infatti, sempre in versione limitata, anche la ‘Harley-Davidson Barbie’, ovviamente tatuata sotto vestiti pesanti da motociclista. E e la ‘Goldie Hawn Blonde Ambition Laugh In Barbie’, controfigurina tatutata del personaggio che l’attrice americana interpretò nella serie tv ‘Rowan & Martin’s Laugh-In’, dal 1967 al 1973 insieme a Dan Rowan, Dick Martin e Gary Owens.
E se neanche le Bratz, l’anti Barbie per eccellenza create dalla MGA Entertainment, non hanno ancora tatuaggi, la Mattel non è nuova a esperimenti e gentili provocazioni. Nel 2002, fece un buco nell’acqua anche Midge, l’amica di Barbie, che venne inscatolata incinta. La pancia, removibile e calamitata, nascondeva un neonato che poteva essere, a sorpresa, maschio o femmina.
Nel 1997, la Mattel fece arrivare tra gli scaffali dei giocattolai la ‘Share a Smile Becky’, una bambola su sedia a rotelle, rosa. Fu tolta dal mercato poco dopo a scorte esaurite. Ne furono comunque realizzate poche. Finché Kjersti Johnson, una studentessa diciassettenne di Tacoma, Washington, fece notare che la Barbie con la sedia non entrava nell’ascensore della ‘casa dei sogni’ da cento dollari. La Mattel annunciò che avrebbe ridisegnato la nuova abitazione secondo paramentri adatti. Al momento ha deciso di tatuare una nuova Barbie. Per l’ascensore c’è tempo.

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