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Brindisi, Nabucco, Monti?

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Succede in Italia

 

Succede che qualcuno il 19 maggio a Brindisi piazza un ordigno, a quanto ci dicono composto da bombole di gas, che esplodono uccidendo una ragazza innocente davanti alla sua scuola.

Succede che il 20 maggio ed il 29 maggio l’Emilia venga colpita da un sisma che oltre a causare la morte di diverse persone ,menoma pesantemente il comparto agroalimentare e biomedico italiano, nonche’ l’intero apparato produttivo della Regione con danni economici incalcolabili.

Succede che nell’area  esatta dell’epicentro del sisma ci sia una controversa riserva  di gas che vede al centro la Societa’ ERG Rivara Storage srl la quale  ha ricevuto il nulla osta per avviare a circa “2500-2800 metri di profondita’ lo stoccaggio di ingenti quantita’ di gas naturale e la possibilita’ di avviare la perforazione di 19 pozzi e di realizzare una centrale gas per la compressione e lo stoccaggio del gas” DM del 17/2/2012( si puo’ scaricare dal sito della Erg Rivara ).

Succede che la stessa Erg Rivara stando sempre al suo sito “ ha in cantiere la costruzione di un nuovo terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL), progetto grazie al quale la società potrà importare significativi quantitativi di gas, consolidando e sviluppando ulteriormente il proprio posizionamento nel mercato. Ha costituito a tal fine una società paritetica con Shell Energy denominata Ionio Gas, che ha in programma di investire oltre 500 milioni di euro per realizzare una struttura logistica in grado di introdurre in Italia sino ad 8 miliardi di metri cubi annui di metano “.

Succede che in questi mesi  progetti di gasdotti quali Nabucco, South East Europe Pipeline (SEEP, Trans Adriatic Pipeline (TAP) e Interconnector Turkey-Greece-Italy (ITGI) ,  con i quali l’Unione Europea sta cercando di combattere il monopolio di Gazprom e ridurre, per quanto possibile, la propria dipendenza energetica dalla Russia sono in fase di  forte accelerazione .La Russia, dal canto suo ha accelerato proprio in questi mesi l’iter del gasdotto South Stream alternativo al Nabucco ed agli altri progetti citati a guida americana.

In particolare il Trans Adriatic Pipeline  dovrebbe partire dalla Grecia ,attraversare l’Albania e giungere in Puglia.

Succede che progettato originariamente da Gazprom e da ENI, South Stream ha visto recentemente l’ingresso, all’interno del consorzio incaricato di realizzarlo, anche dei francesi di EDF e dei tedeschi di BASF.

A fare spazio ai nuovi entrati ci ha pensato l’ENI, che ha così ridotto la propria partecipazione dal 50% al 20%. Una decisione che, secondo alcuni analisti, poteva essere letta come prodromica ad una uscita totale di ENI dal consorzio. Un’ipotesi, però, di difficile realizzazione dal momento che Saipem, controllata da ENI, sarà molto probabilmente incaricata della costruzione del tratto offshore del gasdotto, lungo 900 km.

Succede che quattro giorni fa il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato lo scorporo di Snam dall’Eni, indebolendo ancor di piu’ il “cane a sei zampe”.

Succede che la British Gas abbia abbandonato il progetto di un mega-rigassificatore in quel di Brindisi perche’ l’Italia non concedeva le necessarie autorizzazioni.

Diciamo che in Italia c’è puzza di gas…

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