La Turchia richiama ad Ankara il suo ambasciatore a Tel Aviv per “consultazioni” e nomina un nuovo ambasciatore in Palestina.
Tre decisioni importanti: l’ambasciatore sarà richiamato. Il console per la Palestina a Gerusalemme sarà sostituito con un diplomatico del rango di ambasciatore. Vehbi Dinçerler sarà il coordinatore per gli affari palestinesi. <
Una nuova politica con Israele
Lo AKP, che definisce Israele uno “stato terrorista” si prepara ad una nuova condotta politica. L’ambasciatore turco in Israele viene richiamato, a Gerusalemme viene nominato un ambasciatore. L’ex ministro Dinçerler, invece, diviene coordinatore per gli affari palestinesi.
La Turchia si avvia a prendere una serie di severe misure per una soluzione diplomatica della questione palestinese. Il Primo Ministro Tayyip Erdoðan, che ha preso la decisione di “dare il cartellino giallo ad Israele, e di fare un gesto alla Palestina”, ha rivelato il risultato della riunione a porte chiuse del suo gruppo parlamentare. Secondo queste sue dichiarazioni l’ambasciatore di Turchia a Tel Aviv verrà richiamato “per consultazioni”. Per il consolato di Gerusalemme verrà nominato un “ambasciatore”. Il Primo Ministro Tayyip Erdoðan, parlando al gruppo parlamentare dell’AKP, ha detto che sono state prese delle azioni per mostrare la preoccupazione per le operazioni israeliane. Erdoðan ha affermato anche che la nomina di un “ambasciatore” al consolato di Gerusalemme è stato pianificato consequenzialmente per migliorare i rapporti della Turchia con la Palestina. Il Primo Ministro ha tenuto a sottolineare che le decisioni prese dalla Turchia non devono essere fraintese; ha detto, infatti: «Questa azione non è diretta contro lo Stato d’Israele né contro il popolo israeliano, bensì è per esprimere il disappunto per le operazioni dell’amministrazione israeliana».
Un’ambasciata non si può aprire
La Turchia nominerà un ambasciatore per il consolato di Gerusalemme oppure darà all’attuale Console a Gerusalemme Hüseyin Avni Býçakçý lo “status di ambasciatore”. L’aver nominato un “ambasciatore”, però, non significa che il consolato di Gerusalemme “viene innalzato a Ambasciata”. Questo perché, in base alla decisione ONU del 1947, Gerusalemme non deve essere considerata sotto la sovranità di nessuno stato e questo status quo non può essere modificato. Lì nessuno stato può aprire un’ambasciata. Israele ha autonomamente preso la decisione che “Gerusalemme deve esser considerata territorio Israeliano”, ma neanche gli Stati Uniti hanno potuto aprirvi un’ambasciata. L’Ambasciatore di Israele ad Ankara, Pinhas Avivi, a proposito della nomina di un ambasciatore al consolato di Gerusalemme ha affermato a Sabah: «E’ la prima volta che sento una cosa del genere – ed ha continuato – Penso che prima della nascita dello stato palestinese non si possa neanche fare. La Turchia sarà presto uno stato europeo. E non c’è in Europa uno stato che abbia preso una decisione analoga. Penso che sia un bene se la Turchia segue la politica europea in materia». <