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CESSATE IL FUOCO ? SOLO A CERTE CONDIZIONI.

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I Karen: i Birmani devono prima fermare l’aggressione ai Kachin. Il  Vicepresidente della KNU: non ci faremo comprare dalle multinazionali.

 

PASSA LA LINEA DURA: NESSUN CESSATE IL FUOCO TRA KAREN E BIRMANI.

La notizia  diffusa ieri dai principali organi di stampa internazionale secondo i  quali sarebbe stato firmato un accordo di cessate il fuoco tra Governo  birmano e Unione Nazionale Karen non  corrisponde a verità. La linea dura incarnata dal Vice Presidente della  KNU, David Thackarbaw (ospite della Comunità Solidarista Popoli nel 2009  per una visita ufficiale in Italia) ha avuto la meglio, e oggi il  movimento autonomista ha diramato un comunicato in cui si specificava  che tra Karen e Birmani é stato firmato solo una dichiarazione di  intenti. In pratica, quello che i Birmani volevano far passare come uno  storico accordo (in parte riuscendoci grazie alla stampa internazionale  caduta nel tranello) é in realtà solo un primo passo verso un possibile  cessate il fuoco che però David Thackarbaw vuole vincolare al rispetto  da parte di Rangoon di una serie di condizioni. Prima fra tutte: la  immediata cessazione delle operazioni militari contro i gruppi etnici,  in particolare contro i Kachin che da mesi subiscono una massiccia offensiva che ha già provocato migliaia di vittime. Sulla stessa linea  di Thackarbaw il Colonnello Nerdah Mya. Su “

Il Secolo d’Italia” in  edicola oggi l’articolo sulla reale situazione in Birmania. Senza le  inesattezze dei “grandi media”.

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