L’allarme è lanciato da Luisa Berardinelli, direttrice dell’Unita’ operativa di Chirurgia vascolare e dei trapianti di rene del Policlinico di Milano
”Ci capita di vedere bambini di 12 anni con reni da vecchi, rovinati da lesioni ‘da fast food”’. A confermare l’allarme stili di vita tra i baby-italiani e’ la professoressa Luisa Berardinelli, direttrice dell’Unita’ operativa di Chirurgia vascolare e dei trapianti di rene del Policlinico di Milano. ”Non c’e’ una spiegazione precisa, non so perche’ accade, ma gli organi prelevati dalle persone anziane, una volta trapiantati, funzionano meglio di quelli delle persone giovani”, ha riferito l’esperta oggi al Maggiore, illustrando il trapianto di rene da vivente con la donatrice piu’ anziana d’Italia,eseguito in aprile.
”E’ molto frequente che l’eta’ anagrafica dei nostri pazienti non corrisponda a quella biologica”, ha spiegato Berardinelli, il cui reparto conta 16 trapianti di rene da vivente sui circa 80 eseguiti nel 2003 e 42 prelievi di rene da donatori ‘over 60′ in 35 anni di attivita’. ”I reni dei giovani – ha denunciato – portano spesso i segni di una cattiva alimentazione, di troppe sigarette e di abitudini di vita poco sane. Non si puo’ capire quanto possano incidere sulla salute dei nostri organi”, ha concluso il medico.