Verso un nuovo anno
Cristian che ascese ai cieli il 1 gennaio di quindici anni fa e Luigi il 1 gennaio dell’anno scorso.
Buon 2020 a tutti, auspicando che ci sia più presenza a se stessi, più radicamento nella propria identità spirituale, ideale e storica. Più comprensione dell’impersonalità e dell’eternità che sovrastano gli ombelichi dei singoli e delle tribu urbane dei primati. Più consapevolezza delle poste in gioco e delle battaglie mondiali. Meno esibizionismi, meno sudditanza psicologica nei riguardi degli altri e di presunti profeti ammaestrati dalle logge inglesi. Meno disponibilità a calare le braghe in cambio di un minimo di accettazione o di visibilità. Più coraggio nel porsi nei confronti degli altri restando se stessi e non le ombre altrui che si differenziano nella caverna per qualche tatuaggio.
Forse dal 2020 chiediamo troppo.