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Con le unghie e con i denti

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La Siria resiste strenuamente. Anche per noi che non lo abbiamo capito

La tv di stato ha mostrato migliaia di persone radunatesi in piazza Sabea Bahrat che sventolano bandiere e scandiscono slogan a sostegno del presidente Bashar al-Assad, chiedendogli di “continuare a resistere” contro i “traditori”.
La Francia ha denunciato ”con il massimo vigore” gli ”inaccettabili” tentativi di aggressione contro il consolato onorario francese a Latakia e contro la cancelleria distaccata ad Aleppo. Lo ha affermato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri di Parigi, precisando come l’ambasciatore siriano in Francia, Lamia Shakkour, sia stata convocata al Quai d’Orsay “per un richiamo agli obblighi internazionali della Siria”.
Intanto è salito a 19 morti il bilancio degli scontri di oggi in varie province del Paese tra le forze di sicurezza siriane e i manifestanti antigovernativi. Lo riferiscono gli attivisti del fronte che si oppone al regime di Damasco. Undici manifestanti sono stati uccisi nella provincia centrale di Hama, 5 nella vicina Homs, due nella provincia meridionale di Daraa e uno nella provincia orientale di Deir az-Zour.
La Siria ha chiesto una riunione di emergenza dei paesi arabi per discutere delle proteste che vanno avanti da mesi, stando a quanto riferito dalla tv statale. “Una conferenza che dovrebbe essere dedicata alla crisi siriana e alle sue ripercussioni negative sulla scena araba”, ha riferito la tv citando un funzionario.
Damasco “dà il benvenuto” a una visita di un comitato di ministri degli Esteri, accompagnati da osservatori civili o militari, per “vedere in prima persona la situazione sul terreno”, ha aggiunto la fonte.
 

 

 

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