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Dall’Oglio chiacchierone

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Per  servire meglio il nemico dell’uomo

 

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, nel nostro caso il mar mediterraneo che separa (o unisce) l’Italia dalla Siria.

Ad ognuno spetta poi il proprio ruolo, c’è chi parla, straparla e si indigna e chi invece fa, opera, costruisce e lascia poco tempo alle chiacchiere.

I nostri uomini sono il chiacchierone padre Paolo Dall’Oglio, gesuita ed erede di quell’ordine campione di colonialismo, ed il Presidente Bashar Al Assad, presidente della Repubblica araba di Siria, garante del dialogo e della convivenza religiosa in Siria, dell’indipendenza e della sovranità della propria patria.

Diventa allora chiaro il tenore delle differenti manifestazioni che si svolgono a casa nostra, chi cerca con mielosi e patetici tentativi di sensibilizzazione a legittimare il terrorismo salafita (e qaedista) e chi invece sostiene una linea certamente eterodossa ma altrettanto coerente e lineare con il fondamentale concetto di sovranità dello Stato.

La guerra in Siria, anomala sicuramente ma sempre guerra, è la guerra, ed è bene ribadirlo, tra un esercito regolare e sostenuto dal popolo e una gang di riottosi finanziati, diretti e pompati dall’occidente, abbelliti dai media di maggior diffusione, dalla CNN ad Al Jazeera e fautori di caos nel medioriente.

Caos organizzato che trova nella povertà linguistica del nostro gesuita un paladino, e allora in vista della sua manifestazione di Bologna ecco arrivare gli appelli alla mobilitazione per la democrazia, concetto quello dell’esportazione che nelle sinistre annacquate dei salotti e delle sagrestie (ci perdoneranno gli amici cattolici per questo irriverente riferimento) ha trovato nuova linfa, la facile retorica dell’aiuto umanitario è terribilmente simile alla favola del buon selvaggio, accudito, addomesticato e culturalmente evirato dal missionario seicentesco.

Se dunque ritenete che ogni popolo debba essere uguale ad un altro, ma con qualcuno più uguale di altri, se ritenete che il mondo è una serie di tinte pastello, se credete a Cnn, Cbs, Repubblica, Mediaset, Rai, Al Jazeera, Al Arabya, etc, se credete al suprematismo, se avete letto la Fallaci e ne apprezzate più la strumentalizzazione che la riflessione, se in fondo a voi globalizzazione, banche centrali e poteri forti piacciono allora il 17 novembre a Bologna vi ci accompagniamo noi.

 

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