Anche Benedetto XVI rigetta lo schema comune a neocon, sionisti e jihadisti
E’ urgente che la Comunità internazionale intervenga per porre fine alla tensioni in Terra Santa, prima che si arrivi ad un bagno di sangue: è l’appello lanciato da Papa Benedetto XVI, al termine della messa celebrata a Nicosia, a Cipro.
Il papa durante il rito ha consegnato ai leader cattolici del Medio Oriente l’Instrumentum Laboris, il documento base del prossimo sinodo vaticano dedicato alla regione. “Prego – ha detto – che i lavori dell’Assemblea Speciale aiutino a volgere l’attenzione della comunità internazionale sulla condizione di quei cristiani in Medio Oriente, che soffrono a causa della loro fede, affinché si possano trovare soluzioni giuste e durature ai conflitti che causano così tante sofferenze”. “In merito a questa grave questione – ha proseguito – ripeto il mio appello generale per uno sforzo internazionale urgente e concertato al fine di risolvere le tensioni che continuano in Medio Oriente, specie in Terra Santa, prima che tali conflitti conducano a uno spargimento maggiore di sangue”
Il Papa ha espresso poi la speranza che i diritti dei cristiani, compreso il diritto alla libertà religiosa, siano sempre rispettati in Medio Oriente e che non abbiamo “giammai a soffrire di discriminazioni di alcun tipo”. “Voi meritate la riconoscenza per il ruolo inestimabile che rivestite”, ha spiegato rivolgendosi ai circa 6 mila cattolici ciprioti presenti alla messa nello stadio coperto di Nicosia, a Cipro.
“Abbattere le barriere tra noi e i nostri vicini è la prima premessa per entrare nella vita divina alla quale siamo chiamati”, ha detto Papa Benedetto XVI durante l’omelia, nella messa celebrata allo stadio coperto di Nicosia.
“Da decenni, la mancata risoluzione del conflitto israelo-palestinese, il non rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, e l’egoismo delle grandi potenze hanno destabilizzato l’equilibrio della regione e imposto alle popolazioni una violenza che rischia di gettarle nella disperazione”: è quanto si legge nell’Instrumentum Laboris. Il testo ribadisce che l’occupazione israeliana è “un’ingiustizia politica imposta ai palestinesi”, che nessun cristiano può giustificare con pretese teologiche. Il conflitto israelo-palestinese è inoltre il “focolaio principale” dei vari conflitti mediorientali.
L’estremismo islamico continua a crescere in tutto il Medio Oriente e “costituisce una minaccia per tutti, cristiani, ebrei e musulmani”: è quanto denuncia l’Instrumentum Laboris, il documento base del prossimo sinodo vaticano dedicato alla regione mediorientale, presentato dal Papa.
“Essenziale, benché non facile” il dialogo con gli ebrei. Esso infatti risente “del conflitto israelo-palestinese”.