Una via in onore di questa grande donna
Quando non ci sono più uomini…
PIEVE DI SOLIGO. Intitolare una via a un’eroina fascista, che uccise a sangue freddo, in tempo di pace, un generale inglese. È la proposta choc del gruppo misto di Pieve di Soligo, che con una mozione chiede al sindaco di dedicare una via o un luogo di pubblico interesse a Maria Pasquinelli, affiliata della X Mas in Istria, condannata all’ergastolo e scomparsa nel luglio scorso. La mozione è firmata da Cristian Gai, consigliere ex Fiamma Tricolore oggi Progetto Nazionale, e Jacopo Beltrame. Ed è destinata a far discutere: il sindaco Fabio Sforza lascia intuire tutto il suo malumore; il consiglio, stando alle prime reazioni, respingerà la mozione giovedì sera, ma si prevede una votazione “calda” dal punto di vista politico. L’idea di una via Maria Pasquinelli è partita da Cristian Gai, responsabile della sezione locale di Progetto Nazionale. È lui a spiegare il perché di una scelta tanto controversa. Un personaggio che, tra le altre cose, non ha alcun legame con Pieve di Soligo: «La Pasquinelli è una figura importante che ha mostrato il suo attaccamento alla patria. Aveva un principio valido: la liberazione dell’Istria e della Dalmazia dai partigiani jugoslavi. Certo, l’episodio dell’omicidio è crudo e controverso, ma vogliamo far passare solo l’ideale di attaccamento alla patria». Gai ricorda inoltre che il consiglio aveva approvato, due anni fa, l’intitolazione di una via ai martiri delle foibe, ma la strada non venne mai realizzata. Stavolta, però, si parla di una figura estremamente controversa: iscritta al partito fascista fin da giovane, Maria Pasquinelli è ricordata soprattutto per aver assassinato l’ufficiale inglese De Winton, a Pola, il 10 febbraio 1947, con tre colpi di pistola alla schiena. Anche Jacopo Beltrame, il secondo firmatario della mozione, riconosce che si tratta di un personaggio “delicato”, ma vuole ricordarne soprattutto l’impegno in Istria contro i comunisti di Tito: «Vogliamo risvegliare l’italianità. Non sono di estrema destra, né un nostalgico del fascismo. In un periodo come questo, va rispolverato il senso di appartenenza alla nostra patria». Nata a Firenze e morta a Bergamo, la Pasquinelli non ha effettivamente alcun legame con Pieve di Soligo: «Ma nel nostro paese non tutte le vie sono intitolate a personaggi locali». Sarebbe la prima volta, in Italia, di una via dedicata a Maria Pasquinelli. Ma sia maggioranza che opposizioni, salvo clamorosi dietrofront, bocceranno la proposta. Il Quartier del Piave è stato terra di Resistenza: improponibile una via dedicata a un’eroina fascista.
