«Le polemiche succedutesi dopo la donazione benefica effettuata dalla nostra associazione a favore della Associazione Sportiva Dilettantistica Tarzo-Revine, ma soprattutto della scuola per l’infanzia di Revine, dimostrano ancora una volta di più la bassezza, la pochezza e la miseria in cui versa la società italiana». È Giordano Caracino, presidente di «Veneto Fronte Skinheads» a commentare, il giorno dopo, la decisione del parroco di Lago e del comitato di gestione dell’asilo «Patrioti Brigata Piave» di destinare la somma consegnata dalla sua associazione non alla struttura che accoglie una quarantina di bambini dai 3 ai 5 anni, ma di dirottarla alle famiglie degli immigrati del territorio.
Gli stessi militanti di destra, lo scorso 1. ottobre, avevaNO consegnato il denaro nelle mani del parroco di Lago, don Ezio Segat, che li aveva in un primo momento accettati. Gli skin erano venuti a conoscenza, dopo aver trascorso alcuni giorni a Revine in occasione del raduno «Ritorno a Camelot» di inizio settembre, che la scuola dell’infanzia paritaria del paese stava vivendo un momento difficile dovuto dalla riduzione dei contributi regionali. Ma una settimana dalla donazione il dietro-front del parroco e dei genitori e la decisione di destinare quel denaro ad altra causa.
«La nostra azione – sottolinea Caracino, che ricorda di aver agito sempre in buona fede – era e rimane una nobile iniziativa fatta per il bene della comunità, senza doppi fini e con la consapevolezza che avrebbe potuto essere strumentalizzata, dato che esiste anche chi riesce a trovare pure in queste cose appigli per fare inutile polemica politica». E da Sinistra Ecologia Libertà di Tarzo arriva invece l’apprezzamento per il gesto compiuto dal parroco di Lago che ha destinato i fondi degli skinheads agli immigrati.
Ma, notizie dell’ultima ora, fronte ad un impegno firmato, pare proprio che nel segno di Don Abbondio il parroco si sia rimangiato il volta-faccia. Staremo a vedere! Forza Vfs.